Giornata della Memoria in ricordo delle vittime di mafia il 21 marzo. In Sicilia la piazza principale è Vittoria

C'è un'Italia che il 21 marzo si mobilita per ricordare con momenti di lettura, di riflessioni incontri gli oltre 1000 nomi delle vittime innocenti delle mafie in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai . In Sicilia piazza principale sarà Vittoria nel ragusano. La giornata nella città siciliana inizierà con il raduno delle scolaresche e cittadini alle 9,45 presso Piazza S, Giovanni e alle 10,30 inizierà la lettura degli oltre 1000 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere. A seguire in collegamento con Napoli, piazza principale della manifestazione, l'intervento di Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera. Domenica 20 marzo presso Piazza San Giovanni alle ore 20.00 si terrà una veglia interreligiosa in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.Perchè Vittoria? ecco che l'organizzazione ne ha spiegato il motivo.

La città di Vittoria è stata avamposto storico della criminalità organizzata, le cui radiciaffondano già nei primi del ‘900 (come testimonia l’omicidio del sindacalista Giuseppe Compagna nel 1921). È stato il territorio in cui si è sviluppata la Stidda e da cui è partita l’offensiva nei confronti di Cosa Nostra tra gli anni 80 e gli anni 90. Ed è ancora oggi un grosso centro di traffici illeciti che interessano tutto il territorio nazionale, grazie alla presenza del mercato ortofrutticolo di Vittoria, uno dei più grandi d’Europa. In particolare, nel territorio della provincia di Ragusa coesistono diverse mafie, in una sorta di joint venture mafiosa, tra Cosa Nostra, Stidda e Ndrangheta, che tiene le redini dei traffici criminali, in Italia e anche oltre. È, infatti, territorio di confine, nel duplice senso che possiamo dare a questa parola: sia nel significato di area geografica che delimita, a Sud, il territorio dell’Isola; sia nel senso di frontiera, per via delle relazioni mafiose con la vicina Malta e con l’Albania, che rappresentano un punto di svolta nell’analisi del fenomeno mafioso. Vittoria. Per è anche una città , in cui si resiste, prima al fascismo e poi alla mafia. Una resistenza sociale, partigiana e civile, che prova a dare risposte efficaci all’oppressione mafiosa. Lo si fa attraverso il recupero della bellezza dei luoghi e grazie ad un’alleanza tra i cittadini affinché ciascuno abbia la possibilità di riscattare la propria dignità. Il nostro punto di riferimento è la comunità resistente di Vittoria, che ha subito e subisce ancora l’oppressione mafiosa, fino allo scioglimento del Consiglio comunale (con chiarissime responsabilità della politica locale): un prezzo altissimo, in termini di libertà democratiche, pagato dalla città. È proprio nei confronti della comunità vittoriese che abbiamo la responsabilità di impegnarci quotidianamente, denunciando le ingiustizie, sostenendo e promuovendo iniziative e progetti che abbiano come obiettivo il bene comune">.

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