Palermo, Giovani DC Nuova: "Lunghe attese per i malati oncologici prima delle chemioterapie"

“Pazienti in attesa per ore al pronto soccorso, degenti ammassati nei corridoi degli ospedali, medicine mancanti, strumenti che non funzionano. Questa è la fotografia dei nostri ospedali con personale messo sotto stress perché risicato e che spesso deve fronteggiare anche minacce e aggressioni da parte dei parenti di chi attende troppo tempo per essere visitato”. Lo dichiara Floriana Accardo, responsabile Giovani della DC Nuova a Palermo. “Negli ospedali, i pronto soccorso vivono situazioni drammatiche ma non sono gli unici reparti in condizioni critiche. Al Policlinico di Palermo i malati oncologici sono costretti ad aspettare ore su una sedia per essere sottoposti alle chemioterapie e devono essere assistiti sempre da un parente che li deve accompagnare presso la sala dopo avere atteso ore in sofferenza. Chi ricovera un disabile – continua la Accardo - deve rimanere lì, perché le strutture non sono in grado di garantire l'assistenza 24 ore su 24 e richiedono la presenza di un familiare il quale, però, non può usufruire del pasto e quando va bene può portarsi una sedia a sdraio per la notte”. “All'ospedale Civico di Palermo, per un'ecografia mammaria o ginecologica o per sottoporsi ad una tac bisogna aspettare il 2023 se si è fortunati – afferma -, e chi non può permettersi le visite private è costretto ad aspettare e in alcuni casi arriva anche a morire perché non si è intervenuti per tempo”. “I tagli effettuati al comparto negli anni, la mancanza di investimenti in risorse e il blocco del turn-over hanno prodotto i risultati che tutti conosciamo. Purtroppo oggi, nell'ottica aziendale, le ragioni di cassa vengono prima delle ragioni mediche. E a nulla è servita l’emergenza Covid, si pensava che finalmente la sanità potesse essere stravolta e migliorata ma oggi assistiamo ancor di più alle stesse mancanze, agli stessi problemi. Il mondo della sanità deve essere cambiato radicalmente a partire dalla gestione dei pronto soccorso e dei codici per accedervi. Purtroppo – conclude - le ataviche storture offuscano le nostre tante eccellenze in sanità”.

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