Elezioni. La Russa in missione a Palermo: “Micciché pensi all’unità del centrodestra con Lagalla e Musumeci “

di Giancarlo Drago
Visita a sorpresa del senatore Ignazio La Russa a Palermo per incontrare il presidente della Regione Nello Musumeci e il candidato sindaco Roberto Lagalla.
Una missione resa necessaria dalle bordate del presidente dell’ Ars Gianfranco Micciché che in una improvvida intervista rilasciata a “La Stampa” ha indicato sprezzosamente come coppia di fascisti catanesi Musumeci e La Russa. Ha escluso ogni possibilità di ricandidatura del governatore uscente e sparato addosso persino ai suoi assessori in giunta, accusati di disobbedienza al responsabile del partito in Sicilia, che sarebbe poi sempre lui. Smentite di prammatica e telefonate e mail di scuse da parte di Micciché non hanno certo tranquillizzato il centrodestra appena rasserenatosi grazie all'accordo maturato appena martedì scorso sul sostegno unitario a Roberto Lagalla a sindaco di Palermo.

La Russa, che non ha mai avuto l’animo da pompiere, si é comunque precipitato a spegnere i troppi ardori che animano un centrodestra che invece dovrebbe tranquillamente dedicarsi a vincere a piene mani la corsa a Palazzo delle Aquile.

“Sarebbe bello che il vertice Berlusconi-Meloni e Salvini non fosse necessario per la Sicilia - ha detto La Russa - e sarebbe bello, come noi abbiamo sempre detto, che fossero veramente i siciliani a sottolineare l'unità del centrodestra.

Sarà necessario solo se la Sicilia non riesce a trovare l’unità.Sono venuto a Palermo per chiedere che non occorra un vertice per decidere quello che è naturale: uniti su Roberto Lagalla, uniti su Musumeci.

Se gli altri vogliono fare un danno al centrodestra non si esprimono, se vogliono rafforzare il centrodestra sanno quello che devono fare. La vera mossa del cavallo per tutti e anche per Gianfranco Miccichè sarebbe dire, bene, l’unità del centrodestra viene prima di ogni cosa. Non prendo in considerazione altre ipotesi”.

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