Colpo al mandamento mafioso Villagrazia-Santa Maria di Gesù. I ROS eseguono 24 misure arresti

Colpo al mandamento di Villagrazia-Santa Maria di Gesù con ventiquattro arresti. I carabinieri del ROS on il supporto dei militari del Comando Provinciale di Palermo, del Nucleo Carabinieri Cinofili e del Nucleo Elicotteri hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dalla DDA di Palermo e che ha disposto 21 custodie cautelari in carcere e tre arresti domiciliari). Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, rapina e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto dr. Paolo Guido e dai Sostituti Procuratori dr. Dario Scaletta e dr.ssa Luisa Bettiol, hanno consentito di acquisire Vari indizi. Oltre agli assetti delle famiglie all'interno del mandamento storico è stato scoperto il ruolo di due imprenditori, attivi nel settore della distribuzione alimentare e dei giochi e scommesse, che avrebbero messo a disposizione del sodalizio le proprie attività imprenditoriali contribuendo, in tal modo, alla realizzatone del programma criminoso e favorendo l'organizzazione nella commissione di reati contro l'incolumità individuale, la libertà personale ed il patrimonio. A due imprenditori è stata notificata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività di commercio.Diversi reati di natura patrimoniale e nell'ambito degli stupefacenti sarebebro serviti al mantenimento dei detenuti e ai loro familiari. I militari avrebbero raccolto prove anche al ricorso all’attività estorsivain danno di una impresa edile impegnata in lavori nel territorio di Santa Maria di Gesù ma con sede a Villagrazia. Vicenda che ha messo in evidenza i legami tra gli uomini d'onore delle due articolazioni territoriali mafiose e le relative interlocuzioni necessarie a definire la richiesta; E sarebbe emersa anche l'esistenza di un'organizzazione parallela alla struttura del mandamento che avrebbe gestito il lo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere cittadino della Guadagna. Le attività investigative hanno permesso di raccogliere gravi indizi in ordine all’avvenuta commissione di numerosi episodi di spaccio, nonché una fitta rete di relazioni e comunicazioni dirette anche ad evitare il controllo da parte delle Forze di Polizia. I militari in quetso contesto hanno sequestrato una piantagione di marijuana nel 2019 a Riesi, in provincia di Caltanissetta. Gli investigatori hanno anche scoperto l'imposizione ll’imposizione di una fornitura di bevande ai titolari di una sala ricevimenti;lla consumazione di una rapina ai danni di un rappresentante di orologi sino al c.d. “cavallo di ritorno” ipotizzato con riferimento alla restituzione di un’autovettura rubata al congiunto di un soggetto ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Centro.Inoltre sarebbe stato chiesto del denaro ai commercianti pr la copertura parziale di una festa rionale. Gli affiliati si sarebbero, addirittura occupati degli aspetti della logistica e della sicurezza urbana, dalle modalità di chiusura delle strade, alle modalità di somministrazione degli alcolici; sarebbero, infine, stati avviati contatti con un noto cantante neomelodico, al fine di concordarne la partecipazione alla manifestazione, poi sfumata a causa del diniego dell’autorizzazione da parte della Questura di Palermo.Diversi nuclei familiari dei soggetti interessati dalla misura sono risultati percettori del “reddito di cittadinanza”.



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