Sanità a Taormina e costa jonica. Lo Giudice “Urgente potenziare cardiologia del San Vincenzo. Macchinari non installati da un anno”

L’Unità Cardiologica e di Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina deve urgentemente essere potenziata in termini strutturali e di personale, ripristinando i posti letto recentemente ridotti per la carenza di medici e infermieri e mettendo in funzione la strumentazione già acquistata da oltre un anno ma incredibilmente non attivata. Questa la richiesta che il deputato regionale di Sicilia Vera Danilo Lo Giudice ha fatto al Presidente della Regione e all’Assessore per la sanità con una interrogazione urgente presentata all’ARS questa settimana. Lo Giudice ricorda che il San Vincenzo è l’unico presidio ospedaliero multidisciplinare lungo la fascia costiera fra Catania e Messina e serve una popolazione di oltre 100 mila abitanti, essendo punto di riferimento anche per l’area dell’Alcantara, come per altro testimoniato dall’altissimo numero di interventi, impianti ed esami specialistici eseguiti regolarmente.
Nonostante questa sua rilevanza come presidio sia per la prevenzione sia per le emergenze, l’ospedale è stato progressivamente depotenziato negli anni e oggi, in particolare l’Unità di cardiologia è stata costretta a ridurre la propria capienza ad appena 9 posti, di cui 6 ordinari e 3 per terapia intensiva. Il drastico taglio è stato dovuto, secondo quanto riportato dalla stampa alle gravi carenze di organico: manca infatti il 40% dei medici ed il 30% degli infermieri. A ciò va aggiunto una grave carenza di materiale strumentale quali ecocardiografi ed holter per elettrocardiogramma e, da più di un anno, la mancata attivazione della nuova strumentazione per la terapia intensiva, “sembrerebbe per la semplice mancanza di tasselli o pensili per l’aggancio dei monitor”. “Al Presidente Musumeci e all’Assessore Razza – afferma Lo Giudice – chiediamo un intervento urgentissimo perché questo presidio torni al più presto pienamente operativo: nessuna difficoltà può essere frapposta di fronte alla tutela della salute dei cittadini.”

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