Anche se le modeste risorse finanziarie ci mettono ogni anno a dura prova, ho mantenuto, nel mio ruolo di Direttore Artistico, sempre alta l’attenzione sulla qualità dei musicisti impegnati, sulla originalità dei programmi proposti e, dunque, sulla proposta culturale generale; ho orientato l’attenzione del pubblico sulle problematiche riguardanti l’Organo, la sua articolata e particolare letteratura, il suo essere strumento tra gli strumenti, la sua molteplice funzionalità musicale. Il pubblico ha sempre risposto positivamente, con attenzione e curiosità sempre maggiori, apprezzando ogni anno l’offerta proposta; ed ogni anno già in primavera arrivano in abbazia le richieste sui concerti. Il ringraziamento al Monastero, all’Abate ed a tutti i Monaci è d’obbligo, così come il ringraziamento all’attuale Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono, che si sta mostrando particolarmente sensibile al Progetto. Con l’auspicio di poter continuare e ampliare sempre più lo spettro della proposta musicale e continuare a far conoscere le belle realtà culturali che possediamo, che sono nascoste, e che abbiamo la responsabilità di divulgare”. Il Festival nasce negli anni ottanta per valorizzare l’Organo elettrico presente nella Basilica Abbaziale. Con la costruzione del nuovo Organo sinfonico a tre tastiere con trasmissione meccanica, costruito dalla ditta Mascioni di Cuvio nel 2003, il Festival si rinnova nei contenuti e nella qualità sia nella programmazione artistica, sia nella scelta dei gruppi e dei musicisti impegnati. Il motivo principe del Festival è stato sempre la presenza dell’Organo principalmente come strumento solista, ma anche come accompagnamento ad altri strumenti, voci, piccoli ensembles, sino a confrontarsi con le Grandi sonorità dell’Orchestra Sinfonica: numerosi sono stati i brani per Grand’Organo ed Orchestra che si sono proposti nell’attenta programmazione artistica. Quella del Festival è l’occasione per presentare al grande pubblico una letteratura poco frequentata, in un luogo, come la Basilica Abbaziale benedettina di S. Martino delle Scale, che favorisce l’ascolto e la riflessione con la sua ineguagliabile acustica.Il Festival si pone, dunque, tra le principali manifestazioni turistico-culturali del Territorio monrealese consolidandosi negli anni per il numero delle edizioni (XXXV); esso ha avuto sempre una sua continuità, anche quando i concerti si sono spostati nel chiostro per i lavori di ristrutturazione e di restauro della Basilica. La presenza degli artisti internazionali non è mancata: organisti francesi, spagnoli, finlandesi, americani; Orchestre sinfoniche e da camera; Cori da camera, Gruppi di ottoni, Strumenti antichi, Solisti hanno arricchito sempre il Festival rendendolo un appuntamento Turistico-culturale di spicco ed atteso.Il nuovo sindaco Alberto Arcidiacono ha riconosciuto la manifestazione come rilevante tra quelle presenti nel territorio monrealese, inserendola nel piano di rilancio post-pandemico che l’Amministrazione sta mettendo in atto per la città normanna sostenendo e potenziando le attività che attraggono visitatori e nel contempo mantengono un rilievo culturale adeguato alla storia di Monreale.
Organizzazione: Monastero di S. Martino delle Scale – Comune di Monreale
Luogo di realizzazione: Basilica Abbaziale Monastero benedettino S. Martino delle Scale
Periodo di realizzazione: dal terzo sabato di luglio a metà agosto
Abate: D. Vittorio Rizzone
Sindaco: Alberto Arcidiacono
Direttore Artistico: Giovan Battista Vaglica
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