Ustica, tavola rotonda sulla “giustizia climatica e cittadinanza globale”. Bruno (Amp): “chi inquina di più quasi sempre non è il primo ad essere colpito dalle conseguenze più gravi della crisi climatica”. “Giustizia climatica e cittadinanza globale”, è stato il tema della tavola rotonda che si è svolta ieri a Ustica, promossa nell’ambito del progetto AMPPA Aree Marine Protette e Pesca Artigianale, Programma Interreg Italia – Malta. Presenti, fra gli altri, il Sindaco di Ustica e presidente dell’Area marina protetta Salvatore Militello, il Direttore dell’AMP Isola di Ustica Davide Bruno, i biologi marini Giulia Aversa dell’AMP e Annalisa Patania del Ministero della Transizione Ecologica, il giornalista scientifico Franco Foresta Martin ed una nutrita rappresentanza dei centri diving di Ustica che hanno testimoniato l’importanza della Riserva, scrigno per la custodia di un habitat unico nel Mediterraneo, “sebbene a causa del riscaldamento climatico – hanno evidenziato i biologi presenti – è in atto una tropicalizzazione delle acque con la presenza di specie alloctone mentre la lotta alle micro plastiche è la nuova sfida per il nostro mare”. “Iniziare a pensare ad una logica di rotazione delle zone dell’Area marina protetta a seguito di monitoraggio e valutazione scientifiche – ha evidenziato Militello – per una migliore fruizione dell’Isola sempre nel rispetto dell’habitat. Oggi si può e si deve parlare di sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente senza tralasciare la comunità che della costituzione di questa Area marina è stata la fautrice”. “Parlare di giustizia climatica – ha sottolineato Bruno – è molto difficile perché i cambiamenti in atto non sono né democratici né giusti. Non è vero che i cambianti climatici sono una livella che colpisce tutti alla stessa maniera. Chi inquina di più quasi sempre non è il primo ad essere colpito dalle conseguenze più gravi della crisi climatica. Le comunità più svantaggiate, fragili ed emarginate, così come i comparti economici più dipendenti dalle risorse energetiche sono le prime vittime ad essere colpite”. Nel corso dei lavori, si sono affrontate tematiche legate alla giustizia climatica come conseguenza del riscaldamento globale determinando ingiustizie sociali, sia in termini distributivi, Nord e Sud del mondo, che intergenerazionali. L’argomento trattato ha consentito anche di riflettere sul ruolo della pesca artigianale all’interno delle Aree marine protette, comparto sempre più colpito sia dalla crisi economica che dal depauperamento delle specie presenti nei nostri mari. L’evento è stato anche l’occasione per riflettere sull’Area marina come elemento di sviluppo economico, attrattore economico o elemento discriminante per lo sviluppo economico dell’Isola, nel senso di una realtà caratterizzata soltanto da divieti. L’evento di animazione e sensibilizzazione ha avuto anche il contributo delle performance teatrali di Francesco Campolo e Antonia Peris del Raizes Tea che con passione e trasporto hanno incantato il pubblico presente. Il progetto AMPPA è una misura finanziata nell’ambito del Programma INTERREG V-A Italia-Malta che ha come capofila il Comune di Favignana - Ente gestore dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, e comprende i seguenti partners: Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea; Comune di Ustica - Ente gestore dell’Area Marina Protetta Isola di Ustica; Gharb Local Council; Ghajnsielem Local Council.
Da sinistra: Davide Caramella, Damiana Polito, Tatiana Geloso, Roberto Fedele,
Salvatore Militello, Davide Bruno , Giulia Aversa, Franco Foresta Martin e Annalisa Patania
Nessun commento:
Posta un commento