Pace e legalitá un impegno per vivere "alla luce del sole". Successo in Vaticano per "Svegliati e vola"

di Ambra Drago
Educare i giovani al cambiamento, spronarli, non farli sentire soli ma parte di una comunitá. E il testo "Svegliati e vola" del prof. Mannino e di Salvatore Sardisco, cerca anche di fare comprendere ai ragazzi il valore della legalitá. Tutto questo si inserisce in un progetto formativo del Parlamento della Legalitá dal nome "Ricercatori dell'Alba". Al convegno di presentazione del libro, che si è svolto nella Sala Marconi di Radio Vaticana e moderato dal giornalista Rai, Pino Nazio, ha partecipato il cardinale Francesco CoccoPalemerio Presidente del Pontificio Consiglio dei testi della Santa Sede che da anni segue il lavoro del Parlamento della Legalitá." Ringrazio il professor Mannino e Sardisco per l'invito. È incredibile la capacitá che hanno nel coinvolgere i giovani. Io ho seguito in questi giorni il viaggio del Papa che ha offerto alcuni spunti di riflessione.In particolare ha parlato costantemente della pace e di quello che ci porta a costruire la pace. Il Papa ha detto: "la Pace è il riconoscimento dei diritti e ogni di noi deve avere una predisposizione a farlo.La guerra non risolve la questione e quindi non è capace di portare il bene degli altri". Aggiungendo:"Alla guerra si contrappone il dialogo" e noi dobbiamo perseguirlo.Il dialogo prevede il rapporto tra persone diverse e lo stesso Papa .Se si è diversi si può vivere in comunione".Il tema della Pace non è solamente assenza di guerra ma si costruisce.

Poi è stata la volta dell'intervento di Don Sergio Mercanzin Esperto di Oriente cristiano e Fondatore del Centro Russia Ecumenica di Roma, che è anche giornalista. "Il Papa ha definito la guerra assurda e dico anche scandalosa. Ci sono diversi conflitti nel mondo non dobbiamo dimenticarlo. Il secondo scandalo è che la Russia abbia invaso l'Ucraina, non si poteva immaginare anche perchè sono entrambi ortodossi.E poi la prima capitale nella storia della Russa è stata Kiev. Quindi tanti aspetti che non avrebbero fatto pensare a una guerra. Altro scandalo proviene dal fatto che la Russia abbia giustificato la guerra come uno strumento per abbattere i vizi dell' Occidente. Da quando è iniziata la guerra tengo questo foglietto con una preghiera di Charles de Foucauld diventato Santo quest'anno che diceva "Se tu credi che la pace è possibile, avverrá".Che poi è anche il concetto è richiamato nel libro che stiamo presentando".
Presente in Sala Marconi di Radio Vaticana, Renato Cortese, Dirigente Generale della Polizia di Stato e Presidente onorario del Parlamento della Legalitá, ruolo che per la prima volta fu ricoperto da Antonino Caponetto. Quando si parla di Pace, comunitá e diritti non si possono tralasciare i temi legati alla legalitá e alla prevenzione."Il Parlamento della Legalitá sta facendo un ottimo lavoro soprattutto con i giovani. Al sud, come in Calabria e in Sicilia (dove ho lavorato per diversi anni) stiamo combattendo una "guerra" dove le vittime sono anche la veritá, la legalitá e l' umanitá. In certi contesti le mafie non riguardano solo gli sbirri o i magistrati ma entrano nelle vite quotidiane. Viene compressa la libertá dei cittadini, la democrazia.Pensate che ci sono cittá, dove un cittadino non è libero di eseguire i lavori di ristrutturazione della casa scegliendo la propria impresa.Spesso deve scegliere imprese vicine alle famiglie mafiose altrimenti può subire intimidazioni di vario tipo. Gli esponenti delle famiglie mafiose amano appropriarsi della vita altrui.Ecco che il lavoro del Parlamento della Legalitá è meritorio perchè chi conosce il fenomeno mafioso sa che è vero che l' organizzazione è formata da delinquenti ma a differenza di questi ha un qualcosa in più, ovvero si è fondata negli anni sul consenso sociale della gente. Anzichè le persone rivolgersi allo Stato per aver riconosciuti i diritti alle volte in certi territori purtroppo era lei ad assicurarli come " fornitore di servizi" e questo è stato devastante. Le cose fortunatamente stanno cambiando, dobbiamo essere forti noi nel resistere nel dire "no alla mafia", educare i giovani alla legalitá e noi grandi magari stringere una mano in meno o non prendere un caffè con qualcuno perchè non tutti meritano la nostra amicizia". E il dottor Renato Cortese durante la sua attività investigativa in Sicilia, da capo della Catturandi è riuscito a ottenere insieme ai suoi uomini risultati eccellenti nel contrasto alla mafia. Negli anni sono stati catturati boss del calibro di Giovanni e Enzo Brusca, poi Pietro Aglieri, Pino Grigoli, Spatuzza sino ad arrivare a Bernardo Provenzano. La "Primula rossa", il capo di Cosa nostra, latitante da ben 43 anni. Il Dirigente Generale della Polizia di Stato ripercorre gli otto anni di indagin partiti da una sola foto segnaletica e culminati nella cattura avvenuta l' 11 aprile del 2006. Provenzano fu arrestato a Montagna dei Cavalli, in un casolare a pochi chilometri da Corleone.
"Quando entrai mi sembrava di conoscerlo da sempre, racconta Cortese. Anni di indagini, comparazioni fotografiche. Ad esempio sapevamo che andava ghiotto per la cicoria e la trovammo li. Poi che aveva avuto un problema alla tiroide e aveva una cicatrice sotto il mento elemento che riscontrammo subito e poi ritrovammo la famosa macchina da scrivere con i " pizzini" spediti e ricevuti dall'esterno e alcuni chiusi ancora con il nastro adesivo. Ma vorrei sottolineare soprattutto come si dal punto di vista della Polizia e militare è stato un risultato eccezionale ma che a differenza di 10 anni prima (quando catturammo Brusca), all'arrivo di Provenzano alla Mobile non c'erano solo i poliziotti ad esultare ma anche la societá civile.La cattura di Provenzano chiuse la stagione stragista della mafia ma ha contribuito soprattutto a liberare la Sicilia e i siciliani dall' idea che la mafia fosse invincibile.Da li è nata la speranza che la mafia si può vincere e ce la possiamo fare ancora". Dopo un lungo applauso, ha preso la parola Vincenzo Mallamaci, Fondatore Presidente della Associazione internazionale di Volontariato missionario Onlus "E ti porto in Africa" :" Si parla di Pace e bisogna parlare anche di amore verso gli altri. Un pensiero è rivolto ai 13mila bambini che in Africa muoiono di fame.È una questione che riguarda tutti e le nostre coscienze.Ecco voglio dire grazie al Parlamento della Legalità che ha una ambasciata in Costa d'Avorio dove dei preti referenti insieme alla mia associazione lavorano in un percorso di legalitá che passa anche attraverso la costruzione delle scuole( io mi occupo da 35 anni di questo aspetto) offrire istruzione a chi è povero.La pace è guardare al prossimo che non necessariamente dev'essere vicino fisicamente. Io lo faccio in Africa da medico ma ognuno può farlo dove vuole. Nel piccolo ognuno di noi bisogna farsi prossimo all'altro. Altrimenti saremo ipocriti senza concludere nulla. Bisogna aprire il cuore all'altro".















Ritornando al libro "Svegliati e vola" ha preso la parola uno degli autori, Salvatore Sardisco, vice presidente del Parlamento che da undici anni segue il professore Mannino a cui lo lega un sentimento di amicizia." Bisogna portare avanti il pensiero di vivere insieme nella quotidianitá e diventa possibile se viviamo nella libertá della vita, nell'amore, nella fraternitá.E il Parlamento porta avanti questi valori nei giovani e nelle scuole".
A concludere il convegno l'altro autore del libro, il Presidente del Parlamento della Legalitá, Nicolò Mannino. " Stasera per ogni argomento c'è un addetto ai lavori che ci ha messo impegno e sudore. E sono contento che siamo tutti qui. Ebbene sì, siamo arrivati a 29 libri, il nostro "tritolo" è la penna. "Aiutami a vedere" ed è quello che i giovani ci chiedono.Sabato siamo andati a Lauria in Basilicata e in una scuola superiore abbiamo visto un grande simulacro della Madonna. E ho detto: " Ma dicono che questa scuola è laica". Ho visto quei ragazzi, anche musulmani, pieni di gioia e partecipazione e un ragazzo mi ha pure detto:"Questo non è un uomo ma un angelo" ed io ho risposto :"Essere angeli ma con un'ala soltanto(così diceva Don Tonino Bello" ecco perchè il titolo del libro "Svegliati e Vola". Svegliati tu che dormi, fai un qualcosa. Non siamo stanchi di ipocrisia . Allora leggo la storia di Paolo un ragazzo di 16 anni che ha litigato con il compagno per la merenda(dalla lettura della storia scoprirete la motivazione profonda di quanto accaduto) e a pagina 100 del testoscrive:"Io non credo in Dio ma spero che ne esista uno non tanto per me ma per tutte le persone che sono rimaste sole che non hanno motivo di perdere la speranza perchè Dio è speranza".E ho pensato: "menomale che non era credente".Ecco che dobbiamo stare vicino ai giovani senza ipocrisia. Nel nostro percorso ne incontriamo tanti come ad esempio mi piace ricordare i ragazzi visti a Lauria che si sono autotassati acquistando questo libro, hanno adottato il libro e lo scambiano tra loro. Oppure la bellezza di vedere la sala consiliare di Piana degli Albanesi piena di giovani quando hanno consegnato la cittadinanza onoraria al Parlamento della Legalitá. Ecco che i ragazzi saranno ancora una volta protagonisti il 17 novembre alle ore 12 nella Parrocchia San Nicolò dei Greci (La Martorana) quando gli sará conferito il "mandato" del Parlamento della Legalitá Internazionale".

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