Inaugurazione scultura della Pace in memoria di Luca Attanasio. Il padre Salvatore: "Ai giovani dico di realizzare i propri sogni . Chiedo che la storia di mio figlio non cada nell'oblio"

Salvatore Attanasio con la foto del figlio Luca 
all'inaugurazione della "Panchina della Pace" 
voluta dal Parlamento della Legalità Internazionale
di Ambra Drago
Un uomo mite, con un grande dolore sulle spalle, la perdita di un figlio, in un agguato nella Repubblica Democratica del Congo.  Stiamo parlando di Luca Attanasio che era l'ambasciatore dell'Italia in quel territorio. E papá Salvatore questa mattina ha partecipato all'inaugurazione della 
"Panchina della pace" in memoria di Luca e di tutte le vittime della Libertá. Un appuntamento che lo ha visto visibilmente emozionato e più volte ha ringraziato Il Parlamento della Legalità internazionale con il presidente Nicolò Mannino e il vicepresidente Salvatore Sardisco per la sensibilità e l'idea di mettere in piedi un evento come quello di oggi."Questi segni sono importanti per ricordare Luca, ci racconta Salvatore Attanasio,  chi era e cosa ha fatti, lui ha servito il Paese". 
La "Panchina-Libro della Pace" posta davanti la sede del Parlamento della Legalità
Alla cerimonia, Salvatore Attanasio insieme al Presidente Mannino, al vice Sardisco,
alla giornalista Zanoni e a diversi sindaci e amministratori siciliani

Abbiamo chiesto a papà Salvatore di descriverci in poche parole Luca, quel ragazzo da un sorriso indimenticabile come è ritratto nella foto che si trova nell'ufficio di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale e che oggi è stata adagiata a pochi passi dalla panchina "libro" realizzata in marmo dal maestro Giuseppe Cortese.
Luca Attanasio la foto
davanti sede del Parlamento
della Legalità- Monreale
"Era un ragazzo semplice, cresciuto in oratorio. Lui aveva un sogno, quello di servire la Patria e da ambasciatore ci è riuscito". Poi con gli occhi lucidi mi dice: "Molte persone mi hanno raccontato che accanto ai consueti compiti istituzionali amava andare in mezzo ai "suoi" bambini, tutti lo chiamavano Luca nessun "sua eccellenza...".Lui si sentiva al sicuro e si sentiva protetto dai carabinieri. Nessuna paura o timore. Amava il suo lavoro ed era felice di stare li".
Infine abbiamo chiesto a papá Salvatore qual é la sua speranza e cosa lo aiuta ad andare avanti nonostante il grande dolore.
"Ho la speranza, conclude, che il suo sacrificio non sia stato vano. Che la sua storia non cada nell'oblio, un appello anche alle istituzioni. Non c'é giustizia senza veritá. Luca ha difeso e rappresentato il nostro Paese e credo che questo gli debba rendere onore".
Insieme all'appello di "veritá e giustizia" papá Salvatore Attanasio si rivolge ai tanti giovani e bambini che hanno affollato questa mattina Monreale partecipando all'iniziativa del Parlamento della Legalitá internazionale.
" Ai giovani ( ai quali Salvatore ha consegnato nelle mani dei loro docenti e dirigenti scolastici una foto di Luca) chiedo di credere nei loro sogni perché si possono realizzare. E Luca credeva nella pace e ha potuto realizzare il suo di sogno, quello di servire l'Italia e rappresentarla in tutte le sedi diplomatiche dove ha svolto il suo incarico, amava la vita".
Ritratto di Luca Attanasio realizzato dagli alunni del Liceo artistico "Capizzi" di Bronte
E i giovani del Istituto "Ignazio Capizzi" di Bronte dove recentemente è stata istituita l'Ambasciata della "Non violenza e della Libertà" ha consegnato a Salvatore Attanasio un bellissimo ritratto di Luca. Mentre gli alunni dell' Istituto Comprensivo di Cerda dove ha sede l'Ambasciata della Musica che hanno dedicato un brano musicale scritto appositamente per il giovane ambasciatore. E cuori e bandierine hanno sventolato stringendosi in un caloroso saluto e abbraccio, nelle mani dei piccoli della seconda elementare della scuola Morvillo di Monreale.

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