35 anni fa veniva ucciso Natale Mondo. La figlia Dorotea: "Poliziotto onesto, padre, marito impeccabile e sarebbe stato un nonno stupendo"

di Ambra Drago
Trentacinque anni fa veniva ucciso da Cosa nostra Natale Mondo. Assistente capo della Polizia, uomo fidato del capo della Mobile Ninni Cassarà (ucciso il 6 agosto 1985). Mondo non solo era un poliziotto ma anche un marito e un padre affettuoso, come ricorda una delle figlie Dorotea, proprio in occasione dell'anniversario della sua uccisione. "Ero molto piccola, avevo 6 anni e mia sorella due anni e mezzo. Io lo ricordo, amava giocare con noi, era un uomo festoso, sempre circondato da amici. Lui organizzava anche eventi, si prestava a regalare un sorriso. Sicuramente sarebbe stato anche un nonno impeccabile. Noi ai bambini trasmettiamo i valori che ci ha insegnato". Per la prima volta i bimbi, partecipano al ricordo di questo nonno. "Io e mia sorella, continua Dorotea Mondo, raccontiamo loro cosa faceva il nonno, che era un poliziotto, che era sempre dalla parte dei buoni e che purtroppo delle persone cattive hanno desiderato la sua morte proprio perchè svolgeva correttamente e onestamente il suo lavoro. Loro magari vedono i super eroi nei cartoni in televisione, ma in realtà per loro questo nonno è qualcosa in più, lo sanno e lo avvertono perchè ha fatto davvero tanto". Una giornata dove il dolore di questa ferita, si mescola all'emozione di queste ragazze che hanno portato con se i loro figli che rappresentano le future generazioni.

Orgogliosamente indossano e tengono in mano il cappellino della Polizia e partecipano alla cerimonia insieme alla vedova di Natale Mondo, la signora Rosalia che all'epoca gestiva il negozio di giocattoli "Il mondo dei balocchi" nel quartiere dell'Arenella dove dinanzi morì il marito quel 14 gennaio del 1988. Mondo palermitano di nascita, da poliziotto, dopo una breve esperienza in alcune città italiane era tornato a Palermo dove aveva prestato servizio presso la Squadra Mobile dal 2 dicembre 1982 al 9 ottobre 1985.Si era occupato prevalentemente di indagini sulle cosche mafiose attive nel capoluogo, apportando un prezioso contributo alle indagini su “Cosa Nostra”, in un periodo in cui affrontare sul campo la criminalità organizzata, specialmente per i poliziotti che erano originari del capoluogo, significava esporsi pericolosamente a terribili vendette.
Per l’estremo sacrificio della propria vita, stroncata da un proditorio agguato criminale, Natale Mondo il 10 novembre 1999 e’ stato insignito della “Medaglia d’oro al valor civile alla memoria”.

E una corona è stata deposta all'interno della caserma Boris Giuliano, dal questore di Palermo Leopoldo Laricchia che ha dichiarato:" E'' giusto ricordare Natale Mondo e il suo sacrificio. Scampato alla mattanza del 6 agosto 1985 in viale Croce Rossa dove furono uccisi Cassarà al quale era molto legato e Roberto Antiochia, Mondo ha trovato la morte tre anni dopo. Un vero e proprio rosario, una via Crucis dei nostri morti, in quegli anni difficili".
Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Palermo, Lagalla, il Presidente della Regione Schifani, la prefetta Cucinotta e il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia insieme a tutte le altre cariche istituzionali. Il momento di preghiera è stato celebrato dal cappellano della Polizia , don Massimiliano Purpura.

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