Ricordo di un lutto Nazionale, vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata

di Valentina Barbera
La commemorazione del giorno del ricordo è stata istituita il 30 marzo dal Governo italiano (legge n. 92/2004) conservando in noi la memoria delle tragedie degli italiani costretti all’esodo dalle ex province italiane Venezia Giulia, Fiume, Dalmazia e Istria e di tutte le vittime delle foibe.
Oggi al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sono tenute le celebrazioni commemorative nel Salone dei Corazzieri, presente anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro degli Esteri Italiani Antonio Tajani.

La celebrazione è iniziata con la proiezione di un filmato realizzato da Rai Storia, di poi l'intervento del presidente di Feder Esuli Giorgio de Vergottini.

A seguire un brano musicale del coro della banda musicale di Trieste e l'intervento di Giovanni Orsina, professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università Luiss Guido Carli di Roma.

Durante la commemorazione sono state lette dall’attrice italiana di teatro Maria Letizia Gorga alcune righe del libro “La bambina con la valigia” di Egea Haffner e Gigliola Alvisi. Righe che ricordano l’accaduto, che toccano il cuore di tutti e che commuovono i presenti portandoli in una voragine dei ricordi passati.

Tutti siamo amati e lo ricorda anche Egea Haffner perché l’amore è forte: “Sono stata molto amata. L’amore è l’unica eredità che non puoi dissipare e che nessuno può sottrarti”.

Il Ministro degli Esteri Italiani Antonio Tajani ricorda le parole dell’anno 2020 del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Una tragedia nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono - per superficialità o per calcolo - il dovuto rilievo”, inoltre ricorda 700 Fiamme Gialle che pagarono per essere italiani, partirono il 3 maggio del 1945 per Basovizza e non fecero mai ritorno, vengono ricordati tutt’oggi e gli venne assegnata la medaglia d’oro al valore.

L'evento si è concluso con l'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature, tutte le dittature, falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti e non ha avuto timore di scavare anche nella storia italiana per riconoscere omissioni, errori o colpe”. Bisogna guardare al futuro senza serbare rancore, è stato ricordato il gesto storico a Trieste, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mano nella mano con il Presidente sloveno Borut Pahor davanti alla foiba di Basovizza.

Nessun commento:

Posta un commento