Traffico di droga a Brancaccio. I canali di rifornimento in Campania e in Calabria: dodici arresti

La Polizia ha eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di
Palermo, a carico di 17 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di vendita e cessione di sostanza stupefacente.
In particolare, la Squadra Mobile ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere a carico di sette indagati, ritenuti gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti 
Inoltre la medesima ordinanza ha disposto la sottoposizione a misure cautelari a carico di 8 indagati ritenuti gravemente indiziati di vendita di sostanze stupefacenti:
L’operazione scaturisce da un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della
Repubblica di Palermo –Direzione Distrettuale Antimafia ed avviata tra il 2018 ed il 2020, su un contesto criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti e particolarmente attivo
nell’area mandamentale di Brancaccio – storica enclave di cosa nostra.

Infatti, il percorso investigativo avviato dalla narcotici ha seguito il solco della precedente
indagine antimafia, culminata nel maggio dello scorso anno con l’arresto di 31 soggetti indagati di appartenenza alla famiglia mafiosa del mandamento di Brancaccio, nonché di
traffico di sostanze stupefacenti (cd. Operazioni Tentacoli).

E' stata scoperta un’associazione che operava trasversalmente sul territorio cittadino ed in provincia, impegnata quotidianamente nella ricerca e gestione di più fonti di approvvigionamento di hashish e cocaina, anche con
canali di acquisto calabresi, oltre che una costante attività di cessione di stupefacenti.

Nella programmazione dei ruoli e degli incarichi è emerso che alcuni dei componenti erano attivi sul fronte dell’approvvigionamento, mentre altri, con funzioni più prettamente esecutive ed anche separatamente tra loro si prodigavano nello smercio al dettaglio.

In effetti come ha illustrato il Giudice per le Indagini Preliminari nel corpo del provvedimento restrittivo il vincolo che legava alcuni associati era analogo a quello di una società consortile con un programma criminale condiviso e temporalmente indeterminato con forniture reiterate e stabili, anche in via di esclusività e con prezzi di favore.

Le indagini hanno anche disvelato il carattere violento di alcuni componenti del gruppo criminale, infatti nel corso delle attività si ricostruiva un violento episodio avvenuto a
Carini., in cui un sodale, pressato nel riscuotere somme di denaro che erano urgentemente destinate ai fornitori calabresi, incontrava per strada un suo acquirente di stupefacente nonché suo debitore e, per tale motivo, armato di una “cazzottiera”, lo picchiava
violentemente anche alla presenza di un bambino e di altri 2 sodali che assistevano all’aggressione.

Nel corso delle indagini sono stati eseguiti diversi sequestri di sostanza stupefacente a titolo di riscontro, per un quantitativo complessivo di diversi chili di hashish importati dalla
Campania e dalla Calabria, con arresti in flagranza dei corrieri incaricati al trasporto dello
stupefacente.

Un indagato, destinatario del provvedimento restrittivo in carcere, risulta al momento irreperibile ma è attivamente ricercato.
L’odierna operazione è stata eseguita con la collaborazioni di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo e delle Unità cinofile della Polizia di Stato.

Secondo il Questore Laricchia: “L'operazione Bag, ultima costola dell'attività
investigativa condotta sul mandamento mafioso di Brancaccio con le operazioni Tentacoli 1 e 2, consente di disarticolare un'associazione a delinquere dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti che riforniva sistematicamente diverse zone della città e della provincia di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Le 17 persone colpite dalla misura cautelare operavano in modo trasversale tra i mandamenti ed alcuni di loro si definivano con famiglie di Borgo Vecchio e Porta Nuova. Le partite di droga provenivano dalla Campania e dalla Calabria. Ulteriore dimostrazione della collaborazione tra le famiglie nel core- business della droga, nonché dei rapporti di collaborazione con altre organizzazioni
criminali. La conclusione dell'Operazione Bag nel giorno del 31° anniversario della strage di Capaci, assume per la Questura di Palermo un particolare significato.

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