È stato firmato questa mattina, presso l’Istituto Giovanni Falcone, l’accordo di rete per la rigenerazione e lo sviluppo del quartiere ZEN, alla presenza del Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, del prefetto Maria Teresa Cucinotta, dell’assessore alle Politiche sociali, Rosi Pennino, del preside della scuola Domenico Di Fatta e di tutti gli enti istituzionali, sindacali, scolastiche e associative che hanno firmato il documento. L’accordo per la prima volta riunisce verso un unico obiettivo il Comune, il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni con annesso Centro Diurno Polifunzionale di Palermo, l’Azienda Sanitaria 6 di Palermo - Dipartimento salute della famiglia - UOC Territoriale OSSF Consultorio familiare ZEN (San Filippo Neri), l’Istituto Autonomo Case Popolari, i Sindacati CGIL - CISL – UIL, il Sindacato degli inquilini SUNIA, il SICET (Sindacato Inquilini Casa E Territorio) Palermo-Trapani, l’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Falcone”, l’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo Sciascia”, l’Osservatorio di Area sulla dispersione scolastica distretto 13 presso Istituto Comprensivo Statale Sciascia, la Parrocchia San Filippo Neri, l’Associazione di Promozione Sociale REDIVIVI, l’Associazione Missione San Filippo Neri il Laboratorio Zen Insieme ETS, l’APS Handala, l’Associazione Lievito Onlus, la Fondazione Albero della Vita ETS. «Con questa iniziativa si avvia un tavolo permanente che coinvolge tutti gli operatori per pianificare e realizzare azioni strategiche volte a recuperare e rilanciare il quartiere Zen, attraverso la cooperazione di soggetti istituzionali, privati e associazioni che, attraverso uno sforzo comune, potranno avviare una profonda rigenerazione del quartiere, contrastando ogni forma di esclusione sociale e marginalità. Tante famiglie chiedono il nostro aiuto ed è arrivato il momento di operare per ridare dignità a questa comunità, evitando le frammentazioni di azioni e cercando di
coordinare gli sforzi di tutti i soggetti coinvolti per produrre un reale cambiamento», afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. «Le associazioni del territorio hanno già avviato un lavoro di contrasto alla povertà̀ materiale ed educativa, di sostegno alla genitorialità̀ e di rafforzamento delle competenze dei giovani ma è chiaro che attraverso questo accordo riusciremo a rafforzare l’attenzione di tutti gli operatori verso questo quartiere che merita un’opportunità di rinascita. Il disagio allo Zen è economico, culturale, abitativo, troppi giovani non studiano e non lavorano, rendendosi esca facile per la criminalità e solo il 10,09% degli abitanti possiede un diploma di scuola secondaria superiore. È chiaro che bisogna intervenire su più livelli in modo da riuscire a dare un aiuto concreto alla popolazione sotto diversi aspetti», spiega l’assessore Rosi Pennino. L’accordo prevede la realizzazione di azioni congiunte finalizzate alla crescita ed allo sviluppo delle energie positive presenti nel quartiere; la promozione della diffusione della cultura della legalità̀ come elemento fondante la comunità̀ cittadina; la rimozione delle cause di disagio e delle forme di marginalità presenti sul territorio; l’agevolazione di percorsi di regolarizzazione dei cittadini e delle cittadine del quartiere che intendono eliminare la propria condizione di abusivismo, al fine di ottenere un contesto abitativo legittimo, accompagnato dai naturali diritti che ne conseguono; la promozione di interventi tendenti alla valorizzazione, recupero e rigenerazione delle strutture e degli ambienti e di interventi finalizzati alla utilizzazione di processi innovativi in materia di energia rinnovabile; il coinvolgimento degli abitanti e delle abitanti, in particolare i più̀ giovani, nei processi di rigenerazione urbana del territorio e dei genitori al processo di crescita educativa dei bambini; la creazione di percorsi innovativi nel campo della prevenzione e della lotta alla mentalità mafiosa, promuovendo azioni che tendono alla rimozione delle cause del disagio e al superamento delle diverse forme di marginalità; la promozione di percorsi di orientamento per giovani, disoccupati e inoccupati; la promozione di percorsi per la partecipazione dei pensionati alla vita attiva della comunità, anche attraverso iniziative condivise con altre fasce d’età che mirino a generare e stimolare “patti generazionali” per la valorizzazione urbana del territorio; l’attivazione di progetti tendenti a coinvolgere tutte le realtà del quartiere, con particolare attenzione agli adolescenti e alle loro famiglie, per contribuire alla crescita democratica degli abitanti; il rafforzamento degli interventi di contrasto alla dispersione scolastica.
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