A Borgo Vecchio nasce “Al centro”, uno spazio sociale per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. Lavorerà in continuità con le scuole, porterà avanti attività sociali, culturali, educative e sportive dedicate in modo particolare a bambine e bambini, adolescenti e donne, e sosterrà tutti gli abitanti del quartiere con l’apertura di uno sportello di orientamento sociale e accompagnamento ai servizi. A dispetto della sua posizione geografica, appena dietro il teatro Politeama, Borgo Vecchio risulta nell’immaginario collettivo, anche a causa delle sue peculiari caratteristiche - lavoro precario e disoccupazione, alta densità abitativa, diffusa microcriminalità, bassa scolarizzazione ed elevato tasso di dispersione scolastica, servizi pubblici e sociali carenti, spazi di aggregazione e offerta educativa e culturale scarsi, se non inesistenti - una periferia nel pieno centro della città. Un quartiere ai margini del “salotto buono” che Palermo sembra dimenticare quando si parla di diritti e servizi ma ricorda quando la cronaca accende i riflettori sulle tante complessità.
In questi ultimi due anni, dopo la chiusura del Centro REACT, l’associazione di promozione sociale Per Esempio, con la sua équipe di educatrici ed educatori, ha lavorato letteralmente per strada o spostando le attività in altri quartieri, con il rischio di vedere ridotto l’impatto dei suoi interventi. La campagna “FATECI SPAZIO”, portata avanti con diversi abitanti del quartiere, denunciava proprio la mancanza di spazi di prossimità liberi e gratuiti da trasformare in spazi di crescita, emblema di una grave disattenzione istituzionale di cui pagano il prezzo soprattutto i giovani.
Oggi, con il sostegno di Alliance for Gender Equality in Europe, organizzazione internazionale che sostiene piccole realtà associative che si occupano di empowerment di genere, grazie al supporto di sponsor di rilievo tra cui Chanel e L’Oréal Paris, e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, e grazie alla collaborazione con L’IPSSAR Borsellino, Libera Palermo e Cesie, Per Esempio vuole ridare una posizione centrale all’antico rione del centro città e apre “Al centro”, in via Archimede 69. I fondi a disposizione, però, non coprono purtroppo i necessari costi di allestimento del centro. Per questo è stata lanciata una campagna di crowdfunding -https://www.gofundme.com/f/torniamo-al-centro - che chiama tutte le cittadine e i cittadini a partecipare alla costruzione di uno spazio di ricerca educativa. I contributi serviranno a coprire le spese per l’acquisto di mobilio, attrezzature elettroniche, libri e materiale didattico per bambini e adolescenti.
«Borgo vecchio non è e non vuole essere trattata come una periferia esistenziale o geografica. Negli anni abbiamo compreso quanto il quartiere sia in grado di insegnare, nei termini dell'utilizzo dello spazio pubblico e della convivenza nel mutuo aiuto, nell'affrontare le crisi a testa alta e nell'aprire le porte a chi viene da fuori. Oggi finalmente ritorniamo con l'apertura di un centro che abbiamo definito più esattamente di “ricerca educativa”, perché riteniamo che non si tratti di esperti che insegnano a beneficiari come affrontare i problemi della vita, ma piuttosto di un gruppo di persone che insieme voglia sperimentare altri modi e altre idee per fare educazione, per rifondare sul valore della solidarietà la costruzione delle relazioni umane.
Riteniamo ancora più importante che tutta la comunità, a partire dalle istituzioni e dagli addetti ai lavori, si senta coinvolta in questa apertura, che non è soltanto di uno spazio fisico ma di un impegno nuovo a non abbandonare e trascurare i quartieri della città. A tale proposito chiediamo di contribuire alla nostra campagna per rendere il centro un luogo accogliente e aperto alle diversità, dove sia possibile studiare, creare ed esprimere ogni fragilità e desiderio», spiega Martina Riina, project manager di Per Esempio.
I progetti che convergeranno al centro avvicineranno la scuola alla famiglia e al territorio. Grazie ai metodi dell’educativa di strada e dell’educazione non formale, del lavoro di prossimità, e della peer education, in cui sono i giovani stessi che si fanno carico del percorso di crescita di altri giovani che vivono o hanno vissuto le stesse problematiche, Per Esempio lavorerà al contrasto della diffusa povertà educativa, sociale, culturale ed economica, valorizzando la scuola grazie ad attività curricolari realizzate insieme ai docenti, insistendo sull’empowerment familiare e portando avanti percorsi educativi complementari a quelli scolastici, come laboratori e campi estivi, in un luogo privilegiato di incontro e di scambio per promuovere modelli positivi, coscienza critica, corresponsabilità e senso di aggregazione.
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