Lo "Sherbeth" a Palermo. Il direttore tecnico del Festival, Conforto: "Una manifestazione importante. Qui colleghi gelatieri competenti che realizzano prodotti unici e sani".

Il maestro gelatiere e Direttore Tecnico dello "Sherbeth"
Arnaldo Conforto insieme a Giovanna Musumeci
Co-Direttore Tecnico 
di Ambra Drago
Seconda giornata dello "Sherbeth", il Festival Internazionale del Gelato artigianale che ormai da quindici anni si svolge in Sicilia. Tanti gli stand di degustazione in piazza Castelnuovo a Palermo. Sono 46 i maestri gelatieri che ambiscono al prezioso Premio Procopio Cutò. Intanto tra le classiche visite, la spiegazione attenta e accurata della realizzazione del gelato agli studenti e la magia di come riconoscere il gelato artigianale attraverso l'analisi sensoriale noi di Siciliaunonews abbiamo incontrato il maestro Arnaldo Conforto.
"Produco gelato da circa trent'anni. I miei inizi sono legati al mondo del caseificio e della latteria poi con il cambiamento legato al mondo della produzione e i metodi di distribuzione, mi si è contestualmente prospettata la soluzione di aprire una gelateria in sostituzione della latteria classica in provincia di Verona. E' partita così la mia storia. Credo che anche nel mio mestiere sia importante la passione, è questa che ti spinge e ti porta a non ragionare su quanto tempo impieghi a realizzare la creazione artigianale".

Conforto è il direttore di laboratorio e conosce bene questa manifestazione, è infatti da dodici anni che è presente. "Di fatto al momento mi occupo della direzione di produzione. Questo mondo mi affascina anche se io la mia gelateria non l'ho più ma lavoro per conto terzi, sempre settore della produzione nella zona del lago di Garda. Sostanzialmente realizzo ciò che il cliente vuole. Il mio mestiere è tradurre nella ristorazione i desideri del cliente. Ritengo che in questo mestiere sia importante individuare di come realizzare il prodotto. Nel mio mestiere ho studiato la merceologia e attraverso ciò, e l'ingredientistica su come si arriva al prodotto. Si è arrivati nel tempo ad esempio a realizzare un gelato con un carico glicemico molto basso, cose impensabili prima. Una volta si parlava di zuccheri, in questo momento possiamo parlare di scindere i carboidrati nelle loro accezioni quindi (zuccheri, poli saccati) . Uno delle maggiori soddisfazioni, soprattutto qui allo Sherbeth è notare che i colleghi gelatieri hanno acquisito una competenza non solo in termini di pratica sensoriale, o di realizzazione empirica, bensì anche la consapevolezza delle materie usate. Tutto questo garantisce un prodotto unico e sano". In questo momento storico c'è molta attenzione verso l'aspetto nutrizionale e salutare.
"Certamente è così, continua il maestro Conforto. Dare al cliente le giuste notizie sulla qualità di quello che viene usato, e poi si è in grado di offrire prodotti ad hoc per esigenze particolari" .In conclusione abbiamo chiesto al direttore laboratoriale Conforto se consiglierebbe a un giovane di intraprendere questa strada la risposta è diretta e chiara: "Se uno sente un'esigenza di esprimere se stesso di creare qualcosa è un bene, se invece lo si fa per una questione di calcolo no. E' un lavoro faticoso, le ore non si contano mai e per questo anche la passione ha un ruolo importante. Uno deve sondare la propria passione sino in fondo". Una manifestazione in grado di attirare grandi e piccini e che proseguirà anche nella giornata del 29 ottobre.

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