La strada, denominata S.S. 626 “della Valle del Salso Lotti 7 e 8 e completamento della Tangenziale di Gela tra la SS. 117 bis e la S.S. 626 (Caltanissetta – Gela)”, ha uno sviluppo complessivo di circa 15 km. La nuova viabilità Anas si articola dall’attuale strada 626 Caltanissetta–Gela, in prossimità della zona artigianale di Butera, fino a un nuovo svincolo che intercetterà la SS 117 bis in prossimità dell’ingresso in città. Tutto il percorso si svilupperà a nord sia della S.S. 115 Gela – Agrigento e quindi supererà a nord anche la via Venezia. “La nuova viabilità – continua Damante – avrà l’immediato vantaggio di ridurre notevolmente il traffico degli autocarri e degli autoveicoli provenienti da Licata o Caltanissetta e diretti verso Vittoria o Catania e viceversa, sia nella via Venezia che nella la zona balneare di Manfria e Femmina Morta. Tuttavia, la realizzazione da parte di Anas di questa nuova viabilità extraurbana, pur producendo innumerevoli vantaggi alla viabilità del nostro territorio, non risolverebbe alcune criticità che riguardano il traffico veicolare, e soprattutto degli autocarri, in ingresso e in uscita dalla zona dell’agglomerato industriale di Gela”. La tangenziale di Gela, infatti, termina il suo percorso con uno svincolo sulla 117 bis per Catania. Tutti i veicoli provenienti dalla nuova strada o che provengono dalla Gela-Catania e che hanno necessità di proseguire in direzione Vittoria o raggiungere la zona industriale, sono quindi obbligati a entrare nell’agglomerato urbano di Gela per raggiungere la stessa statale 115 o l’ex area Asi. Nel progetto dell’Anas, per il collegamento con la statale 115 è possibile utilizzare l’attuale viabilità realizzata negli anni passati dal Consorzio Asi di Gela (Asse attrezzato), costruita per consentire alle aziende un agevole collegamento senza attraversare la città. Infrastruttura che però ad oggi risulta ancora chiusa al traffico, in quanto non sono mai state ultimate le procedure di collaudo amministrativo.
“Da qualche anno – aggiunge Damante – questa viabilità è passata nel patrimonio delle strade comunali e pertanto rimarrebbero a carico dello stesso Comune di Gela tutti i costi delle attività tecnico–amministrative per l’apertura al traffico e dei lavori di manutenzione straordinaria ormai necessari, essendo trascorsi alcuni decenni dalla sua realizzazione. È per questo che Sicindustria sollecita di procedere con Anas, così da sbloccare una arteria di assoluta importanza per il territorio senza gravare in alcun modo sulle casse comunali”.
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