“I problemi della Rap, la società partecipata del comune di Palermo, non nascono oggi e nemmeno negli ultimi mesi e le improvvide iniziative di alcune sigle sindacali rischiano solo di far finire l’azienda e 1.500 lavoratori in un vicolo cieco. Fermare i doppi turni significa fare rallentare la raccolta dei rifiuti e aumentare l’immondizia per le strade; a pagarne il conto saranno i palermitani, l’immagine della Rap ne uscirà compromessa e verranno vanificati gli sforzi dei dipendenti che giornalmente compiono il proprio dovere con senso di responsabilità e dedizione e che grazie ai doppi turni hanno garantito una città pulita”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Felice Cuffaro del sindacato Fiadel-Cisal. “Se oggi Rap si ritrova senza mezzi, senza personale e senza dirigenti – continuano Badagliacca e Cuffaro – è a causa di gestioni societarie passate poco attente ed efficienti. Oggi bisogna affrontare gravi criticità che richiedono uno sforzo corale per salvare l’azienda; non c’è alcun bisogno invece di colpi di testa e fughe in avanti che minano l’unità dei sindacati e dei lavoratori che è invece necessaria per evitare il fallimento di Rap, ottenere il risanamento dei conti e dotarsi di un serio piano industriale di rilancio”.
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