Prefetto di Palermo. "Abbiamo strumenti legislativi e tecnici per intervenire sulla "malamovida. Non occorre l'Esercito". Siamo per garantire sicurezza e un divertimento sano"

di Ambra Drago
Un background professionale notevole quello del prefetto, originario di Taranto,  Massimo Mariani giunto a Palermo il 13 novembre che con cognizione, professionalità e rispetto si è messo al servizio di questa città. "Non abbiamo avuto modo di incontrarci prima ma per una mia scelta. Volevo prima avere ricognizione di questa cittá metropolitana. E ritengo di nutrire grande rispetto per la stampa esordisce coì il Prefetto. È stato un periodo di incontri con le Autoritá locali e con varie categorie. Stiamo affrontando il tema della "malamovida" fenomeni  che comunque  si allineano alle grandi città. Per quanto mi riguarda stiamo mettendo in campo varie iniziative e posso garantire che sto mettendo in campo la mia esperienza  professionale e spero si possano dare le risposte che questa 
città si aspetta. Questa conferenza è l'occasione per  ringraziarvi del vostro lavoro".Inevitabile la domanda relativa al fenomeno sintetizzato nel concetto di "malamovida". "I fenomeni di questo periodo sono di varia natura. Noi che abbiamo la responsabilità dell' ordine della sicurezza pubblica dobbiamo intervenire. Degrado ma anche droga, risse con giovani che possono sfociare anche nell' evento di ieri tutto questo viene sintetizzato per comodità con il concetto di "malamovida". Se vogliamo avere un punto di partenza, continua il prefetto di Palermo, direi che ci sono degli strumenti che possono aiutarci a contrastare tutti questi aspetti. Vuol dire creare le condizioni per tenere sotto controllo quanto accade. Credo che se c'è una cosa, è che mai come quest'anno abbiamo potuto apprezzare, è la validità della magistratura palermitana come del resto anche del lavoro delle Forze dell' Ordine". Ecco aprendo lo spaccato su quanto avvenuto ieri in via Pasquale Calvi il prefetto non si nasconde e delinea quanto già emerso nel corso del Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica. Intanto sottolinea il Prefetto: "Trovo intollerabile il fatto che qualcuno vada in discoteca portando con se un’arma da fuoco e uccida un ragazzo: su questo fatto la parola, in questo momento, è in mano agli organi inquirenti che stanno lavorando efficacemente. Ovviamente sono state distrutte le vite di tutte le persone coinvolte". Ecco che viene affrontato il tema della sicurezza pubblica in città e su quali strategie e strumenti possono essere messi in campo .
" Un esempio esordisce il prefetto per quanto riguarda le discoteche, le organizzazioni di categoria hanno siglato un accordo con il Ministero dell' Interno che consentono con le videocamere di controllare gli avventori e nel caso di risse o altri eventi coì da aiutare gli organi inquirenti. Ecco vogliamo portare questa possibilità avanti anche a Palermo. In secondo luogo la legislazione prevede il cosiddetto Daspo urbano che devo dire ha funzionato . Poi è necessario che anche le componenti del commercio ci aiutino ad aiutarli. Io sono per le attività che portino divertimento sano e che devono rispettare le regole. Io sono per un' accezione positiva della sicurezza. Ci sono tante imprese e attività che vogliono lavorare serenamente". "Noi cercheremo a fare sistema e nello stesso tempo estenderemo il sistema sicurezza a altro. Quindi in definitiva possiamo già dire che verrà implementata la videosicurezza. E dovete sapere che ci sono degli incentivi a livello tributario in base all' art.7 del decreto Minniti proprio sul tema della videosorveglianza nei locali .

"Non dobbiamo essere spettatori passivi e dobbiamo attraverso interventi mirati rosicchiare terreno a questi fenomeni". Si è parlato anche di percezione di sicurezza da parte dei cittadini e c'è chi ha chiesto l'aiuto dell'esercito. " Abbiamo ottime forze di polizia e dell' Ordine e lavoreremo insieme. Io non voglio fare proclami ma sappiamo quello che c'è da fare. Mi rifiuto di credere che la sicurezza passi per le Forze armate che ringrazio sempre per quanto fanno ". In vista delle Festività abbiano chiesto se ci saranno ulteriori riunioni del Comitato soprattutto per quanto attiene la sicurezza del Capodanno in piazza Politeama. "Certamente ci riuniremo. Già lo faremo domani e dopo Natale e inoltre ci sarà una Commissione di vigilanza. Abbiamo già dato prescrizioni in tema di sicurezza in piazza. C'è una volontà di assicurare un Capodanno gioioso. Spero che i giovani riflettano su quanto è accaduto ieri e pensino a divertirsi in modo sano e sicuro". A proposito di giovani senza scendere come sottolineato dal Prefetto Mariano in tematiche sociologiche o psicologiche ma è sotto gli occhi di tutti, già da qualche anno la diffusione del crack. Abbiamo chiesto se come Prefettura saranno istituiti tavoli tecnici e tematici con i diversi attori sociali. " io ho conosciuto realtà dove il tema della droga era preponderante. Ho lavorato tantissimi anni in Calabria. Poi mi permetto dato la mia età di ricordarmi come purtroppo il tema delle droghe è stato sempre diffuso, negli anni 70' c'era l'eroina. Ecco bisogna da un lato fare prevenzione e dall'altro repressione. Bisogna affrontare il tema come multilivello. Ci saranno tavoli tecnici anche con il mondo della scuola". Prima di congedare la stampa il prefetto ha tenuto a ribadire l'ampia disponibilità della Prefettura nei confronti dell'informazione e dei cittadini. 
Ecco la cittadinanza a cui il prefetto vuole essere vicino dal punto di vista istituzionale mettendo tutto il suo impegno e la sua dedizione per dare le risposte necessarie sia come cittadino. Un simpatico aneddoto segno della voglia di stare accanto alla gente, camminando e scoprendo i quartieri. "Senza cravatta e privatamente ho già dirato la zona intorno al Tribunale, ho conosciuto il mercato del Capo, attraversato corso Vittorio Emanuele e via Maqueda ammirando le bellezze artistiche e poi Ballarò, Vucciria. Cerco di girare anche privatamente per conoscere il territorio. Non ho timore a farlo Credo molto nel rapporto diretto con i cittadini".

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