“Siamo soddisfatti di aver dato una risposta concreta a 18 famiglie che per anni hanno vissuto un disagio come quello di non avere un’abitazione - ha detto il primo cittadino del capoluogo siciliano-, ma siamo coscienti che non abbiamo certo risolto tutto il problema.
Però, siamo consapevoli di aver avviato un percorso virtuoso che vede impegnata l’amministrazione, che ha sbloccato, dopo un lungo periodo di stallo, il settore dell’emergenza abitativa. Lo stiamo facendo grazie anche alla collaborazione con l’Agenzia nazionale dei Beni confiscati e lo Iacp e con la polizia municipale e le altre forze dell’ordine per quanto riguarda il tema delle occupazioni abusive. Tutto questo è accompagnato da un nuovo metodo, grazie al supporto di tecnologie avanzate, che permette l’aggiornamento costante delle graduatorie delle famiglie in attesa. Il mio ringraziamento - conclude Lagalla - va all’assessore Ferrandelli e agli uffici dell’Emergenza abitativa che stanno gestendo il servizio non solo con impegno e competenza, ma anche con la dovuta sensibilità che richiede questo settore”.
Gli alloggi, tra i 50 e gli 80 metri quadrati, sono ubicati in vari quartieri della città, come Settecannoli, Passo di Rigano, Noce, Cruillas, Zisa, Libertà, Borgo Nuovo, Palazzo Reale e San Lorenzo. Si tratta sia di case di edilizia popolare (ERP), riassegnate, ad esempio, dopo la morte del precedente destinatario, sia - ma in misura più cospicua - di beni confiscati alla mafia, che talvolta non sono in condizioni ottimali e, per questo, consegnati alle famiglie in autorecupero. Saranno, poi, i nuovi inquilini a occuparsi delle piccole manutenzioni necessarie.
L'assegnazione delle 18 abitazioni è il frutto del complesso lavoro svolto dall'Assessorato all'Emergenza abitativa e Politiche sociali per la casa che, proprio in questi giorni, sta procedendo all'aggiornamento periodico degli elenchi. Nel 2023 la graduatoria contava 2.762 nuclei familiari.
"Non abbiamo ancora un numero definitivo, considerato che il termine ultimo per la presentazione della domanda è il prossimo 30 settembre - dice l'assessore Ferrandelli - ma ad oggi posso affermare che le istanze pervenute sono di gran lunga diminuite".
Sicuramente l’adozione di un nuovo strumento informatico, che ha sostituito la presentazione cartacea, ha permesso e facilitato l’istruttoria e l’analisi delle istanze. Questo sta consentendo azioni di controllo sui requisiti di accesso con aggiornamento automatico e tempestivo dei dati, realizzato con l’integrazione fra la piattaforma comunale, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati e il soggetto detentore del dato (INPS, Agenzia delle Entrate ecc., geolocalizzazione degli immobili).
"Il percorso intrapreso - continua Ferrandelli - fa ben sperare anche grazie alla collaborazione proficua con l’Agenzia Nazionale per i beni confiscati ha consentito la consegna di quasi 200 unità abitative oggetto di confisca che, espletati i controlli di rito, verranno destinati a nuclei in situazione di emergenza. Mentre, da una concertazione in corso con l’Istituto Autonomo Case Popolari per il reperimento di immobili, si stima che almeno 100 unità abitative, dislocate su tutto il territorio cittadino, ad oggi risultano assegnate, ma non abitate. Numerose, inoltre, le iniziative attivate in sinergia con Iacp, Polizia Municipale e le Forze dell’ordine per il contrasto all’occupazione abusiva, l'accompagnamento all'autonomia abitativa con supporto economico alle famiglie, il raccordo multiagency pubblico e privato sociale accreditato sul tema del diritto all’abitare sociale, Agenzia Sociale per la Casa, Enti Terzo Settore accreditati con l’Amministrazione in tema di marginalità ed esclusione sociale, IACP, Agenzia Beni Confiscati; e la valutazione del bisogno sociale dei richiedenti assegnazione di alloggio in emergenza abitativa e cambio alloggio".
In fieri, l’avvio da parte dell'Assessorato di una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza per il reperimento di immobili sfitti e la realizzazione di un circuito virtuoso con le associazioni di categoria, attraverso, anche, l’istituzione di un Fondo di Garanzia e/o piccolo prestito che consentirà di superare le difficoltà del reperimento di immobili. E, infine, grazie alla stretta sinergia con l'assessorato alle Attività Sociali, la programmazione e pianificazione di azioni strategiche e innovative mirate a garantire il diritto all’abitare, attraverso azioni mirate e la sperimentazione di nuovi percorsi di accompagnamento all’autonomia abitativa (Co-Housing, Housing Led – Centri di accoglienza diurna e notturna).
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