Grande successo di pubblico per la prima giornata del progetto “I prodotti che uniscono il territorio”, la Fiera dell’agroalimentare, dell’artigianato e del commercio che coinvolge sette Comuni della provincia di Palermo. Ieri, venerdì 1 novembre, l’inaugurazione a San Giuseppe Jato, alla presenza del sindaco Giuseppe Siviglia e dell’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo.
I Comuni di San Giuseppe Jato, Corleone, San Cipirello, Roccamena, Altofonte, Caccamo e Roccapalumba hanno costituito un’associazione temporanea di scopo (Ats) per la realizzazione del progetto finanziato dall’assessorato alle Attività produttive. Nei sette paesi sono state organizzate in queste settimane diverse iniziative finalizzate alla creazione di un paniere di prodotti tipici della tradizione agroalimentare e artigianale locale, da esportare all’estero per far conoscere il “brand Sicilia” sotto la sua veste migliore.Dopo l'inaugurazione degli stand, sono iniziati l’esposizione e la degustazione dei prodotti, gli spettacoli per bambini, la musica e le esibizioni di cantanti locali. “Il progetto - dice il primo cittadino jatino, Giuseppe Sivigilia - è stato ideato e voluto da noi sindaci sotto la direzione dell'assessorato guidato dall’onorevole Tamajo: assessorato che ha sposato la nostra causa e crede come noi nello sviluppo dei territori e delle attività artigianali. Il nostro obiettivo - conclude - è esportare nel resto d’Italia e all’estero un paniere di prodotti di nicchia della nostra zona, dai vini ai salumi, dai fichidindia ai formaggi”.
Anche oggi, sabato 2 novembre, sono in programma degustazioni, visite guidate, convegni, attività artistiche e ludiche. Prevista anche l’esposizione di 50 equipaggi di Fiat 500.
Soddisfatto anche l’assessore Edy Tamajo: “San Giuseppe Jato - afferma l’esponente del governo regionale - ha una buona amministrazione; stimo molto il sindaco e anche gli amministratori degli altri Comuni che hanno avuto a cuore la crescita della comunità. Queste manifestazioni permettono di instaurare importanti relazioni commerciali. Noi le sosteniamo e le abbiamo finanziate, facendo un accordo con i Comuni che hanno fatto rete tra loro”.
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