"La Cultura come sorgente di umanità a cui attingere per dare il nuovo e volgere al dinamismo ha affermato il Presidente della Repubblica Mattarella" in uno dei passaggi del suo intervento al teatro Pirandello. Poi ha continuato:" In un luogo come Agrigento deve prevalere l'idea come la Cultura volge lo sguardo non verso il passato e il suo patrimonio ma in alto verso il domani. Uno degli intenti per Agrigento, in questo 2025 - ha aggiunto Mattarella -, è quello di non essere soltanto lo spettacolare palcoscenico della Capitale della Cultura, ma di costituire sollecitazione e spinta per tante altre realtà italiane. E' una sfida per accrescere le opportunità dove oggi si sono ridotte.Una voce che afferma che le periferie sono anch'esse motori di cultura e di progettualità. Questa la sfida che il nostro tempo ci presenta".Una giornata di festa nonostante il maltempo e le polemiche recenti legate ai lavori e agli interventi sul patrimonio architettonico. Ad accogliere il Presidente duecento bambini che hanno sventolato le loro bandierine con il Tricolore.
Entusiasmo e speranza rilanciata anche dall'arcivescovo Damiano. In una città blindata dalle forze dell'Ordine e sotto l'occhio attento dell'elicottero della Polizia e il divieto di transito nell'area ai pedoni, alla cerimonia hanno preso parte il ministro della Cultura, Giuni, il Presidente della Regione Schifani e il primo cittadino della Valle dei Templi, Miccichè.
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