«È un traguardo storico – ha detto l’assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – atteso da anni.
Adesso, con l’imminente completamento dell’allestimento, il museo dei relitti greci si appresta a diventare un nuovo polo culturale di riferimento per la storia e l’archeologia marittima del Mediterraneo. Un plauso va certamente a tutto il personale della Soprintendenza di Caltanissetta, a vario titolo impegnato nelle operazioni di recupero e restauro del relitto, nonché di progettazione e allestimento dello spazio espositivo».
L’imbarcazione, risalente agli inizi del V secolo a.C. e lunga circa 17 metri, conserva quasi integralmente la sua ossatura, composta dal paramezzale e dai madieri e parte del fasciame. I reperti sono stati restaurati presso il laboratorio del Mary Rose archeological services, una struttura specializzata nel restauro del legno “bagnato”, che si trova all'interno della base della Marina britannica di Portsmouth (Regno Unito), una delle realtà più avanzate in questo settore. Dopo il rientro in Italia, i resti della nave sono rimasti in deposito per anni in attesa della realizzazione della sede museale.
La costruzione del museo, la cui copertura lignea richiama la carena di una nave rovesciata, è stata interamente finanziata dall’assessorato dei Beni culturali con oltre 5 milioni di euro a valere sul POR 2000-2006. I lavori, avviati nell’ottobre del 2020, si sono conclusi nel 2023 con il collaudo della struttura. Un ingente furto di cavi di rame dell’impianto elettrico ha causato un ritardo nell'attuazione del progetto, successivamente ripristinato grazie a un ulteriore finanziamento dell’assessorato.
«La prossima settimana - ha spiegato la soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Daniela Vullo - avrà inizio l’allestimento museale vero e proprio. Accanto al relitto saranno esposti tutti i reperti provenienti dal mare di Gela, compresi due preziosi askos (piccoli vasi) a figure rosse. Inoltre, l’allestimento sarà arricchito da installazioni multimediali che permetteranno ai visitatori di rivivere le fasi del naufragio e la vita a bordo dell’imbarcazione». Vullo è stata coinvolta fin dalle prime fasi del recupero e del restauro come responsabile unico del procedimento.
Nel biennio 2022-2023, parte del relitto (il paramezzale e i madieri) è stata esposta nel padiglione appositamente realizzato dalla Soprintendenza a Bosco Littorio, di fronte all’attuale struttura museale, in occasione della mostra Ulisse in Sicilia. L’esposizione è stata vista da oltre 45.000 visitatori in tre mesi.
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