Nel caso di Pantelleria la sperimentazione è stata volta a:
• aumentare l’accessibilità dell’area naturale protetta e indagarne le potenzialità come spazio pubblico e luogo di incontro;
• produrre effetti moltiplicatori e impatti positivi sul livello di consapevolezza della popolazione rispetto ai rischi legati ai cambiamenti climatici.
Il progetto è parte della ricerca europea Medea condotta dall’Università Sapienza di Roma e ha coinvolto circa 50 studenti e docenti provenienti dalle università di Roma, Barcellona, Matera, Chieti, Lisbona, Gran Canaria, Catania, Ancona, West Virginia. Sotto la guida dei docenti e tutor - Mosè Ricci, Giacinto Donvito, Diana Ciufo, Zoe Gabrielli, Giorgia De Pasquale (Medea Sapienza Team), Isabel Vega (ETSAV), Chiara Rizzi, Antonio Guerreri (UNIBAS), Massimo Angrilli, Alessia Brisdelli, Lorenzo Morelli (UNICH), Ana Jiménez Jiménez (EPS), Lourdes Royo Naranjo (ETSAS), Juan Manuel Palerm Salazar, Ángela Ruiz Martínez, Estela Rodríguez Cadenas, Manuel Pérez Tamayo (UNIGranCanaria), Mariagrazia Leonardi (UniCatania), Maddalena Ferretti (UNIVPM), Stefania Staniscia (WVU) - sono state sviluppate 6 idee progettuali che sono state presentate agli amministratori e alla cittadinanza venerdì 20 giugno presso il Museo geologico di Punta Spadillo. L’evento si è svolto con il patrocinio e il sostegno del Comune di Pantelleria e dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
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