Palermo "Le opposizioni in consiglio comunale denunciano l’ennesimo scandalo rifiuti a Ballarò"

" Questa mattina, durante un sopralluogo effettuato in Piazza del Carmine, nel cuore del mercato storico di Ballarò, le opposizioni in Consiglio Comunale hanno constatato una situazione inaccettabile che solleva interrogativi gravi sulla gestione dei rifiuti in città.
Nonostante da oltre quattro mesi sia stata avviata la raccolta differenziata con modalità “porta a porta”, nella piazza abbiamo trovato ben 13 cassonetti per la raccolta indifferenziata, che sembrerebbe siano regolarmente svuotati ogni giorno da 4 mesi dalla RAP.
Abbiamo immediatamente contattato sia l’assessore competente che il dirigente responsabile: entrambi hanno dichiarato di non saperne nulla. Se davvero non sono al corrente, ci chiediamo chi stia allora gestendo – e per conto di chi – questa raccolta che contraddice le regole comunali e vanifica il lavoro degli operatori e dei cittadini che rispettano la differenziata. E l’assessore che dichiara di non sapere cosa succede sotto il suo controllo dovrebbe chiedere scusa per avere fallito su tutta la linea e dimettersi immediatamente.
Siamo di fronte a un inganno, a una truffa nei confronti della città intera. La RAP, società pubblica che dovrebbe garantire trasparenza, legalità ed efficienza nella gestione dei rifiuti, finge di non sapere. Ma questo “non sapere”, a nostro avviso, è tutt’altro che casuale: appare piuttosto come un favore concesso a qualcuno, in pieno stile clientelare. Non ne possiamo più. Questa amministrazione ha dimostrato, ancora una volta, di non avere né il controllo né la volontà di affrontare i problemi reali della città. È interessata solo a distribuire favori anziché far rispettare le regole. Palermo merita un governo all’altezza, non complice dell’abbandono e delle distorsioni che continuano a colpire soprattutto i quartieri popolari. Chiediamo l’immediata rimozione dei 13 cassonetti indifferenziati presenti in Piazza del Carmine e spiegazioni dettagliate su come sia stato possibile che, per quattro mesi, questo sistema parallelo e contrario alle disposizioni vigenti abbia potuto operare indisturbato e nel silenzio generale. Presenteremo una richiesta formale di accesso agli atti e porteremo la vicenda all’attenzione delle autorità competenti.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.


 

Nessun commento:

Posta un commento