"Cantare e suonare con Alessandro Scarlatti"

Giornata di Studi nel Tricentenario della morte del musicista - Sala dei 99 di Palazzo Branciforti 15 ottobre 2025 ORE 10-13 / 15-1713 ottobre 2025 Il Conservatorio di Musica di Stato Alessandro Scarlatti, uno dei più antichi d'Italia e può essere annoverato, per numero di cattedre, studenti e varietà dell’offerta formativa, tra gli istituti più rappresentativi del comparto dell’Alta Formazione Artistica Musicale del Ministero dell’Università e della Ricerca, organizza una Giornata Studi dedicata ad Alessandro Scarlatti. "CANTARE E SUONARE CON ALESSANDRO SCARLATTI" è il tema che verrà trattato durante la Giornata di Studi nel Tricentenario della morte a cura di Frederico Alba e Carlo Fiore docenti del Conservatorio Alessandro Scarlatti. Appuntamento presso la Sala dei 99 di Palazzo Branciforti il 15 ottobre 2025 ore 10-13 / 15-17.
La giornata di studi su Alessandro Scarlatti di cui Conservatorio di Palermo porta il suo nome, compositore palermitano di nascita (Palermo 1660 – Napoli 1725), celebra il tricentenario della sua morte, per ricordare il più illustre rappresentante della scuola musicale napoletana, il cui contributo, originalità e influenza furono essenziali, sia in Italia che in Europa, per le generazioni future. L’incontro si propone di affrontare alcuni aspetti della vita e della produzione musicale di Alessandro Scarlatti, sia dal punto di vista biografico che dal punto di vista artistico compositivo, ma soprattutto della prassi esecutiva e della messa in scena.
Programma della Giornata Studi: dalle ore 10.00 alle 13.00
La Giornata inizia con la relazione di Dinko Fabris - Gli ultimi anni di Alessandro Scarlatti a Napoli: il contesto, la didattica e la musica strumentale – che porterà all’attenzione uno degli aspetti meno conosciuti del compositore, ovvero alcune tracce del suo metodo d’insegnamento, insieme al contesto dei musicisti suoi contemporanei a Napoli e al mistero legato alla vera e propria esplosione di interesse a Napoli per il flauto, proprio negli ultimi anni di vita di Scarlatti, in coincidenza forse la visita di Quantz.
Si prosegue con Nicolò Maccavino con la tematica sui I madrigali polifonici di Alessandro Scarlatti. Soltanto otto i madrigali polifonici ci giungono, un’inezia se paragonata alla quantità di cantate, opere in musica, oratori, serenate e musica sacra composte durante la sua attività. Diverse potevano essere le motivazioni per le quali un compositore «moderno», all’epoca di Scarlatti, poteva dedicarsi ancora alla composizione di madrigali polifonici.
Daniela Macchione, Rosa Bove e Stefano Vizioli discuteranno si Mettere in scena Alessandro Scarlatti. Attraverso un approccio metodologico a tre voci, che integra l'analisi musicologica, la visione concettuale del regista Stefano Vizioli e l'esperienza performativa del mezzosoprano Rosa Bove, si dimostra come la moderna riproposizione scenica di Scarlatti non derivi da un unico modello prescrittivo, ma dalla sintesi creativa di ricerca, regia e interpretazione.
Dalle 15.00 alle 17.00
Rosa Bove (mezzosoprano) tratterà la tematica Riflessioni sul recitativo e sull’ aria nella produzione musicale scarlattina. Attenzione sugli affetti e gli effetti nei recitativi di Alessandro Scarlatti: l’importanza della parola e la sua aderenza alle varie formule del recitativo. Focus sulla grande capacità di penetrazione psicologica della scrittura scarlattina nella produzione vocale, ovviamente coinvolgendo gli studenti alla pratica.
In seguito, Fabrizio Longo (violinista barocco) offrirà indicazioni utili alla necessaria contestualizzazione di un acustinario in modo tale che, coniugando nella pratica spunti di retorica scarlattiana con la teorica di alcuni suoi contemporanei, si possa dare risposta a questi interrogativi.

Nessun commento:

Posta un commento