Gli Arcivescovi di Palermo e Monreale allo Zen per una preghiera con i cittadini. " Basta idolatrare violenza, potere. Insieme si può essere comunità"

A una settimana di distanza dall'omicidio di Paolo Taormina, gli arcivescovi di Palermo e Monreale hanno invitato la. Cittadinanza a riunirsi in un momento di preghiera nel quartiere Zen e in particolare nell' atrio della Chiesa San Filippo Neri. Centinai e centinaia di persone e di giovani si sono ritrovati. Presenti i familiari di alcune vittime e poi il Prefetto Mariani, il sindaco Lagalla, il Questore Calvino, il Comandante provinciale dei carabinieri Magrini e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Napolitano e rappresentante dell'Unione Esercito. In silenzio e con partecipazione è stata officiata la messa. L' Arcivescovo di Palermo ha ribadito come la presenza in questo quartiere vuole essere un segno". Poi ricorda le parole del Beato Puglisi nella relazione mafia e Chiesa affermava in riferimento al Centro Padre Nostro " Io ci credo a tutte le firme di studio, di protesta, di corsi, è la diffusione di una cultura diversa perchè la mafiosi tà si nutre della illegalità. Ma accanto ai cortei, alle denuncie ci vogliono i fatti non bisogna fermarsi a questo" . Poi l' Arcivescovo afferma: " Bisogna camminare tutti insieme. Bisogna riavvicinarsi a Dio. Siamo diventati idolatri alla violenza, alla, affermarsi, al potere. Non ci abbiamo guadagnato molto a stare lontano da Lui. Abbiamo. Pensato a un sabato alternativo ma questa è anche l' opportunità che abbiamo di guardarci nel viso e negli occhi". Un lungo applauso ha anche salutato la mamma di Sara Campanella la ragazza di 22 anni uccisa a Messina a coltellate dall'ex Stefano Argentino, reo confesso. 

Nessun commento:

Posta un commento