Il concerto della Banda dell'Esercito, diretta dal palermitano, il maggiore Cangiamila incanta al Teatro Massimo alla presenza del Capo di Stato Maggiore Masiello

 

di Ambra Drago
Centodue elementi danno vita alla Banda dell' Esercito. Eccellenza italiana. Infatti quest'ultima ha suonato nei piú grandi Teatri italiani, varcando anche i confini arrivando sino in Giappone. La Banda è approdata anche Palermo e in particolare al Teatro Massimo. Questa è abilmente diretta dal maggiore Filippo Cangiamila dal 2019.
Il Maggiore, originario di Caltavuturo ( di cui è cittadino onorario e nativo a Palermo) ci ha raccontato l'emozione di esibirsi nella sua cittá." Non avevo mai avuto l'opportunità di suonare in questo Teatro. Un'esperienza stupenda che non vedevo l'ora di fare ed ho coronato un piccolo sogno. Sarà per me una delle serate indimenticabili per la mia carriera". abbiamo chiesto al Maestro, il Maggiore Cangiamila il suo percorso professionale: "Sono entrato nell'esercito con un concorso quello per maestro direttore della Banda dell'Esercito per i quali ci vogliono dei titoli specifici di Conservatorio: quello di composizione e di direzione di orchestra. Si partecipa a un lungo e selettivo concorso che include, visite, test e anche ovviamente gli esami specifici musicali di composizione e di direzione". Musica e valori dell'Esercito un connubio che potrebbe sembrare distante ma invece non è così come ci racconta il Maestro. "In realtà non sono contraddittori. Se ci pensiamo gli Eserciti hanno sempre avuto come elemento di accompagnamento le bande, che una volta avevano anche la funzione ahimè di incitare i soldai in battaglia per fortuna adesso non è così anzi cerchiamo di portare la nostra arte e la nostra cultura in Italia e non solo. Il tutto supportato dai valori dell'Esercito".

Dietro il ruolo di Direttore della Banda dell'Esercito così come ogni componente del Corpo ci sono passioni ma anche sacrifici. "Bisogna crederci in quello che si fa. Non è un valoro che si fa solo per timbrare un cartellino. Dietro c'è tanto impegno". E a proposito di dedizione, impegno e responsabilità di vestire un uniforme, il Maggiore Cangiamila attarverso allcuni dati ha messo in luce l'operato della Banda che non è solo all'interno dei Teatri . "Negli ultimi due anni abbiamo effettuato più di duecento attività, esterne alla nostro lavoro in caserma. Noi proviamo tutti i giorni. Quando non siamo a Roma, giriamo e siamo impegnati nei giuramenti, nelle cerimonie istituzionali anche nelle visite di stato (ricordo che la Banda è stata impegnata nella resa degli onori sia in occasione della visita dei reali di Spagna anche per la presenza di re Carlo III d'Inghilterra. Abbiamo seguito la coppia dei reali britannici sia al loro arrivo in Italia, all' Altare della Patria sia a Forlì quando poi sono partiti per l'Inghilterra). E' una responsabiltà essere ordinati, esprimere la propria professionalità anche con uno strumento in mano. Davvero siamo presenti in tantissime cerimonie istituzionali e lo facciamo con dedizione e orgoglio di rappresentare e servire il Paese".

La serata è stata condotta dalla giornalista Stefania Petyx. Presente il Gen. di Corpo d' Armata Carmine Masiello insieme al Gen. Francesco Principe, Comandante dell' Esercito Sicilia accompagnato dalla sua consorte. Presenti le alte cariche civili e militari della città. Ad aprire la serata il brano "Celebretion Overture" di Paul Creston, che la compose nel 1974 e che negli anni successivi ispirò le tante composizioni di bande militari. Quest' anno ricorrono i 190 anni della morte di Bellini. Un omaggio è stato eseguito magistralmente dalla Banda . Successivamente è stata la volta dell' omaggio a Mascagni e alla sua " Eternal city". Passando al contemporaneo, un ricorso in musica di uno di quei compositori che il mondo ci invidia, ovevro Ennio Morricone. Da " Cera una volta il West" a "Nuovo cinema Paradiso" il suono degli strumenti della Banda hanno regalato un bel momento musicale.
E non poteva mancare un omaggio anche alla cittá con l'esecuzione del " Valzer Campestre" di Fabrizio De Andrè richiamando altresì la composizione Sinfonia in la Suite Siciliana di Gino Marinuzzi.
Un saluto al sergente maggiore Andrea Adorno, catanese e presente alla serata, a cui il Presidente della Repubblica Napolitano consegnò la medaglia d'oro al Valore Militare. Adrono ( ha prestato servizio nel 4º Reggimento alpini paracadutisti dal 1999 al 2011, periodo durante il quale è stato dislocato in vari teatri tra cui i Balcani, l'Iraq e l'Afghanistan, dove nel 2010 si rende protagonista dell'azione che gli varrà il conferimento della medaglia). Il sergente è stato ringraziato da un lungo applauso.

Al termine il Generale Principe, accompagnato dal Direttore della Fondazione Veronesi, Monica Ravaioli, hanno presentato un' importante iniziativa . La Fondazione si occupa di sostenere la ricerca scientifica in capo oncologico a questo si aggiunge l' attività di divulgazione nelle scuole ed è presente anche nelle piazze, non ultima con uno stand all'interno del "Villaggio dell'Esercito". Inoltre è stata creata l' accademia di senologia, dove vengono formati gli esperti in oncologia proprio del seno. È stato presentato il programma delle "Pink Ambassador"ovver donne che hanno superato la malattia e che grazia al personale specializzato anche di equipe di medici, psicologi cerca di guardare al futuro e riprendere in mano la propria vita. Inoltre sono impegnate anche nel sensibilizzare la comunità verso il tema della prevenzione. Un progetto sostenuto dall' Esercito come spiega il Gen. Principe: " La volontà di combattere e di vincere e di condurre una vita sana assimila queste donne al soldato. Tutto un insieme di valori, quelli di queste donne e in particolare di questo progettom sposati dall' Esercito. Per noi l' Esercito è anche famiglia e comunque è al fianco di tutti noi e di chi si trova a combattere contro questa malattia. Richiamando lo slogan delle " Pink Ambassador" nessuno può cancellare il rosa e sconfiggere le donne".
 Un saluto è giunto dal palco dal Capo di Stato Maggiore, Carmine Masiello:" Complimenti al Maestro e alla Banda che sono un orgoglio nazionale. La presenza dell' Esercito a Palermo fa parte di un progetto di riavvicinare le Forze Armate agli italiani.Stiamo portando ciò che siamo in giro per l' Italia. Sapevamo che a Palermo sarebbe stato un successo e ho visto il calore e l' interesse di tutta la cittadinanza. Vi invito a visitare il Villaggio per conoscere questi ragazzi e ragazze e guardarli negli occhi. Vedrete l'orgoglio di lavorare e difendere questo Paese. A tutti loro rivolgo un pensiero, insieme a miei 4.500 uomini schierati nelle missioni di pace. La Sicilia è la Regione che dà più soldati all' Esercito ed era una riconoscenza esserci". La serata si è conclusa con l' Inno nazionale che ha salutato tutti i presenti .

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