La Commissione regionale antimafia in prefettura, Cracolici: " Il dato allarmante è il diffondersi della cultura mafiosa. Grave non considerare la mafia un'emergenza"

La Commissione regionale antimafia in prefettura

di Ambra Drago

Palermo è la tappa conclusiva del lavoro di mappatura dello stato della criminalità in Sicilia, già iniziato ben due anni fa e messa in atto dalla Commissiona regionale antimafia. Dopo una lunga giornata di analisi e incontri con gli inquirenti e investigatori in concomitanza con il tavolo per l'ordine e la sicurezza nella sede della Prefettura di Palermo, il Presidente Cracolici ha incontrato la stampa.
"Non c'è dubbio che la presenza a Palermo sia condizionata dall'omicidio di Taormina, esordisce così Cracolici. Posso dirvi che si è anche parlato della sicurezza dei cittadini. Palermo è ben presidiata c'è un impegno ad attenzionare le aree a rischio senza però lasciare indietro nessuno". Poi tocca quello che per gli esponenti della Commissione è il cuore del problema in questo momento . "Ebbene riteniamo che la presenza della cultura mafiosa sia da attenzionare. Se c'è un dato allarmante è che la cultura mafiosa sta diventando fondamentale ed intrinseca per molto giovani. Cosa nostra continua ad essere attrattiva e poi ci sono i social che giocano la loro parte. Dobbiamo rompere i modelli culturali che Cosa nostra propone e la società .

Questo per dire che la favoletta che la mafia non c'è più è vecchia. Noi siamo qui a fare un lavoro dettagliato, costante, bisogna dire che la mafia pur cambiando pelle, c'è e continua a incidere sull'economia, sulla corruzione e sulla sicurezza ecco che tutti noi dobbiamo fare di più .

Per favore fatemi rivendicare il lavoro di questa Commissione, abbiamo portato alcuni risultati quali la prima legge sul crack, quella di aiuto per sostenere con fondi regionali le aziende, la legge "Liberi di scegliere". In coferenza presente l'onorevole Roberta Schilalci anche lei componente della Commisione.
"Il 25 agosto c'è stato detto che la Procura ha chiesto a Roma un implemento di organico. Non si può combattere la mafia se non si danno degli strumenti adeguati alle Procura. Dobbiamo attenzionare tutti gli ambiti della società civile". E l'onorevole Marianna Caronia tiene a ribadire come sia importante, soprattutto per la politica la parte della prevenzione. Siamo chiamati a dare risposte e anche ad interrogarci su quello che è acacduto. In conclusione abbiamo raccolto il monitor da parte della Procura di Palermo di occuparci del tema della prevenzione.
Prefettura di Palermo
Poi il Presidente Cracolici sulla percezione della sicurezza in città e sui dati fin ora enunciati sulla diminuizione dei reati rispetto all'anno precedente afferma: "Palermo dal punto di vista statistico non ha tanti reati. Credo prima sia dovuto perchè non si denuncia. Ma questo dato ci dice che siamo abituai a vivere con il disagio. Il problema è chiaro gli omicidi avvengono dappertutto è chiaro la reiterazione sono indicatori che qui la situazione sta precipitando". Poi l'onorevole Schillaci ha voluto sottolineare un altro aspetto.
Abbiamo mal digerito che le telecamere di Palermo non funzionano in tutte le strade. Credo che all'indomani della Strage di Monreale questa cosa si sarebbe dovuto risolvere e noi lo chiederemo al sindaco" . Infine un passaggio sulle tre zone rosse istituite: "Cerchiamo di dare un messaggio chiaro sul fatto che queste zone non è che non ci si può accedere, saranno controllate maggiormente". Il Presidente Cracolici ha poi annunciato che una seduta della Commissione sarà fatta la prossima settimana nel quartiere dello Zen. " Lo Zen non è Maranzano, ma è fatto anche di persone che escono la mattina per andare a lavorare, cercano di studiare, frequentano licei e università: vogliamo far sì che questa parte del quartiere abbia consapevolezza che non può continuare a stare in silenzio o altrimenti sarà travolta”

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