La stagione di MusicaMente prosegue con Il Caro Sassone di Händel e il soprano Roberta Invernizzi L'appuntamento è domenica 12 ottobre, alle 19, all'Oratorio di Santa Cita di Palermo

La stagione di MusicaMente prosegue con Il Caro Sassone di Händel e il soprano Roberta Invernizzi
L'appuntamento è domenica 12 ottobre, alle 19, all'Oratorio di Santa Cita di Palermo. La stagione concertistica dell'associazione MusicaMente di Palermo prosegue domenica 12 ottobre, alle 19, all'Oratorio di Santa Cita con “Il Caro Sassone: Un Tedesco a Roma” di George Frideric Händel.
Il concerto sarà eseguito da tre interpreti di fama internazionale, massimi riferimenti per l'autenticità e lo stile barocco il soprano Roberta Invernizzi, riconosciuta universalmente per la sua tecnica e profondità drammatica nel repertorio händeliano, la violinista Rossella Croce, specializzata nella prassi esecutiva antica, darà voce al dialogo virtuoso delle sonate e il clavicembalista e organista Guido Morini, maestro del basso continuo e dell'improvvisazione.Il programma offre un affascinante viaggio attraverso l'evoluzione stilistica di Händel, spaziando dal lirismo meditativo delle arie tedesche come Dolce quiete, soave fonte e La mia anima ode nel vedere, alla maestria cameristica delle Sonate per violino e continuo Op. 1 (Sonate III e VI), fino al grande respiro drammatico delle arie e cantate Italiane tra cui la passionale Tu fedel, tu costante e le celebri arie Piangerò la sorte mia (da Giulio Cesare) e Tu del ciel ministro eletto (da Il Trionfo del tempo e del disinganno). Il caro Sassone si riferiva genericamente alle origini tedesche di Händel, anche se non era nativo della Sassonia. Il soggiorno di Händel in Italia, che ebbe luogo all'incirca fra 1706 e 1710, presenta ancor oggi aspetti non del tutto chiariti. Non sappiamo infatti se il compositore vi fosse stato inviato o invitato, o vi fosse venuto di propria iniziativa. Generalmente, si è dato credito a fatti e circostanze raccontate da John Mainwaring nei Memoirs of the life of late George Frederic Handel (1760), la prima biografia del compositore apparsa l'anno successivo alla morte, ma che si fonda su una ricostruzione di fatti avvenuti cinquant'anni prima. Secondo Mattheson, Händel avrebbe viaggiato in compagnia di un certo von Binitz. Händel venne in Italia non tanto per perfezionare i propri studi, come spesso si afferma, quanto piuttosto per conoscere luoghi e protagonisti del mondo musicale italiano, e farsi conoscere nei più prestigiosi di questi ambienti di Firenze, Venezia e, soprattutto, Roma. Con sé portava, infatti, una notevole quantità di musiche, che, magistralmente rielaborate, lo avrebbe agevolato nel soddisfare le molteplici richieste dei committenti del più alto livello. Roberta Invernizzi, con oltre trent'anni di esperienza, è una figura di riferimento nel mondo della musica barocca e rinascimentale. Nata a Milano ha iniziato il suo percorso musicale come pianista e contrabbassista, prima di scoprire la passione per il canto e iniziare i suoi studi con Margaret Heyward e diplomarsi alla Scuola Civica di Milano. Grazie a un raro equilibrio tra fedeltà interpretativa e sensibilità drammatica, Roberta si è rapidamente affermata come una delle interpreti più autorevoli del repertorio rinascimentale e barocco. Nel corso della sua carriera, Roberta ha collaborato con alcuni dei più prestigiosi direttori, tra cui Alan Curtis, Jordi Savall, Nikolaus Harnoncourt, Claudio Abbado, Ivor Bolton, Ton Koopman, Gustav Leonhardt e Franz Brüggen. Le sue collaborazioni con gruppi quali Il Giardino Armonico, Europa Galante, Cappella della Pietà de’ Turchini, Concerto Italiano ed Europa Galante hanno dato vita a registrazioni oggi considerate punti di riferimento nel settore. La sua carriera l’ha vista protagonista in ruoli di spicco, tra cui “Dido and Aeneas” al Teatro Filarmonico di Verona, “La Vergine Addolorata” di A. Scarlatti al Festival Barocco della Staatsoper di Berlino, “Ercole sul Termodonte” di Vivaldi al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, “Statira” di Cavalli al Teatro San Carlo di Napoli, “Olimpiade” di Galuppi alla Fenice, “L’Orfeo” di Monteverdi alla Scala, e “Il Ritorno di Ulisse in Patria” all’Elbphilharmonie di Amburgo.
La sua vasta discografia, con oltre 100 incisioni, è ampiamente acclamata dalla critica e rappresenta un vero tesoro per gli appassionati di musica antica. Il talento di Roberta emerge in modo particolare nelle sue interpretazioni della musica di Haendel, come dimostrano le registrazioni ripetutamente premiate da Gramophone Award delle cantate da camera di Haendel in Italiano, realizzate con Fabio Bonizzoni per Glossa. Oggi, il contributo di Roberta al campo della musica antica va oltre il palcoscenico. Mentre prosegue la sua brillante carriera, è anche una rispettata educatrice, impegnata a ispirare e formare nuove generazioni di cantanti e musicisti, trasmettendo la sua conoscenza e la sua passione per la prassi esecutiva storicamente informata. Attualmente, Roberta è docente presso.
Info e costi:
Prezzo Intero: € 10
Ridotto (€ 8): Under 25, Over 65, Regioniamo Sicilia, FIDAPA, Feltrinelli (disponibile al botteghino)
Ridotto Studenti Conservatorio (€ 5): (disponibile al botteghino)

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