Celebrata la 17ª Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace

Celebrata stamattina a Palermo la 17ª Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
Un momento di commemorazione, per stringersi alle famiglie dei Caduti e rinnovare il ricordo, affinché il loro sacrificio non sia stato vano, ma soprattutto per dire che nessuno ha dimenticato il motivo per cui hanno pagato un prezzo così alto.Le celebrazioni precedono di un giorno la giornata designata per permettere ai familiari dei Caduti, che il 12 prenderanno parte alla Cerimonia Nazionale a Roma, di poter ricordare i propri cari vicino alla propria comunità ed alle Istituzioni locali.

Alle 10.30, con una breve cerimonia, l’Assessore Regionale alla Cultura ed Identità Siciliana, dott. Francesco Scarpinato, il Vice Sindaco di Palermo, On. Pietro CANNELLA, il Comandante Interregionale dei Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Claudio DOMIZI, il Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Brigata Francesco PRINCIPE, ed il Vicario del Prefetto di Palermo, Dott.ssa Patrizia ADORNO, hanno deposto una corona d’alloro dinanzi il monumento dedicato ai Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace di Villa Bonanno, uno dei pochi sul territorio nazionale.

A seguire, in Cattedrale, una Messa in ricordo ha raccolto una moltitudine di fedeli intorno alle famiglie dei Caduti e alle Istituzioni.

Nel corso dell’omelia, Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor MANZELLA, Vescovo Emerito di Cefalù, ha sottolineato che “ricordare è innanzitutto un dovere di gratitudine. Il sacrificio di uomini e donne che hanno operato per riportare stabilità e pace nei territori in guerra merita il nostro eterno e commosso grazie”.

Al termine il Generale DOMIZI ha sottolineato con sentita partecipazione quanto sia importante il valore della memoria anche per rinnovare, quotidianamente, l’impegno e il ruolo delle Forze Armate: “Questa drammatica pagina di Nassiriya, sembra non aver insegnato nulla all’Uomo, eppure, non dobbiamo perdere la speranza, la fiducia nel voler costruire un cammino, un ponte verso la convivenza pacifica dei popoli. Le Forze Armate sono strumento di questa pacificazione e ripudiano la guerra, così come recita la nostra Costituzione. Nelle numerose missioni internazionali infatti, le Forze italiane hanno saputo esprimere il meglio dell’umanità, del rispetto della dignità della persona e di quei valori cristiani morali che hanno fatto sì che tanta gente potesse avvalersi del loro sostegno e del loro conforto.”

Nessun commento:

Posta un commento