Gela, tappa del “Governo di Liberazione” con Cateno DeLuca – Sala gremita e grande partecipazione

Gela, 22 novembre 2025 – Grande partecipazione questa mattina alla tappa gelese del tour regionale “Governo di Liberazione”, guidato dal leader di Sud Chiama Nord, on. Cateno De Luca. Una sala gremita ha accolto cittadini, amministratori, rappresentanti istituzionali e del mondo civico per affrontare insieme le criticità della Sicilia e le prospettive di riforma. All’incontro erano presenti Angelo Bellina, referente della segreteria provinciale, l’assessore del Comune di Gela Filippo Franzone e il sindaco Terenziano Di Stefano, che hanno portato il loro contributo istituzionale e manifestato vicinanza al percorso politico avviato da Sud Chiama Nord.
A intervenire nel merito del percorso è stato il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, on. Danilo Lo Giudice, che ha ringraziato il sindaco Di Stefano e l'assessore Franzone per l'accoglienza e la collaborazione :
«Filippo Franzone, ha affermato Lo Giudice, è instancabile. Uno “stalker positivo” che martella finché non si trovano soluzioni: è lo spirito giusto. Ringrazio anche il sindaco Di Stefano, che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco in un contesto difficile. Siamo qui per testimoniare la nostra vicinanza a Gela.
Abbiamo combattuto per difendere l’ospedale e i suoi posti letto, abbiamo sostenuto iniziative come la Festa del Pane, che valorizza le vostre eccellenze. Sud Chiama Nord è una forza di opposizione che non si limita a denunciare, ma indica soluzioni. I protagonisti dei territori sono i cittadini: insieme possiamo dare risposte concrete e rendere questa provincia parte del cambiamento di cui la Sicilia ha bisogno». La chiusura dell’incontro è stata affidata al leader di Sud Chiama Nord, on. Cateno De Luca, che ha affermato:
«Abbiamo avviato il tour del Governo di Liberazione perché nei momenti difficili bisogna scegliere. A volte ci si trova sulla stessa nave di chi ha il timone e la nave sta affondando. Non l’hai scelto tu quel comandante, ma se la nave affonda, affondate tutti. È allora che devi decidere se restare spettatore o dare una mano per salvare il futuro. In politica come nella vita, arriva il momento in cui devi scegliere cosa vuoi fare “da grande”. Questa è la scelta che oggi chiediamo ai siciliani: uscire dal disincanto e partecipare al cambiamento . Con il Governo di Liberazione, ha spiegato Cateno De Luca, vogliamo costruire una squadra di competenze vere, che abbia tempo e visione per cambiare questa terra, incidendo sulle riforme necessarie. Oggi abbiamo oltre 100 comuni in dissesto e quasi 200 che non riescono a garantire i servizi essenziali. Non possiamo lasciare i sindaci soli a pagare gli errori del passato. Anche per questo abbiamo chiesto che una parte della manovra regionale venga destinata al Fondo per le Autonomie Locali. La Sicilia non può vivere di cinema e varietà o della sindrome del like: chi amministra deve decidere, e farlo subito. Oggi a Taormina ho dimostrato che, se c’è una visione e se non si ha paura di prendere l’ascia in mano, i problemi si risolvono. Ma non tutti i territori hanno le stesse condizioni. La Sicilia ha un potenziale enorme: architettura, paesaggio, clima, cultura, produzioni agricole uniche. Ma se in un albergo non trovo neppure il miele del territorio, significa che la filiera non funziona. Dobbiamo creare un sistema che valorizzi davvero le nostre eccellenze. Noi siamo pronti: con le lanterne accese e la cintura ai fianchi. Non parteciperemo a strategie che mirano a paralizzare il sistema. Chi è stato chiamato a governare ha il dovere di farlo. Da gennaio valuteremo se esistono le condizioni per portare a compimento la legislatura o se sarà necessario prendere un pezzo di timone per evitare l’affondamento definitivo. Il Governo di Liberazione nasce per questo: impedire che la Sicilia continui ad affondare a causa del pizzo legalizzato imposto dalla politica cloentelare e dalla burocrazia parassitaria».

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