Sono squallide e inaccettabili le offese sessiste e diffamatorie di ogni genere, dalle insinuazioni più volgari alle etichette più infamanti. L’insulto gratuito e l’odio social non possono e non devono essere considerati “normali”.
Basta con questa barbarie digitale. Difendere chi è bersaglio di odio è un dovere civico e istituzionale. Internet non è una terra senza legge dove si può dire quello che si vuole e farla franca. Tutto ha un limite". Lo afferma il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.

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