ARS: Deputato supplente. Giambona "Patto di potere che aumenta poltrone e mortifica autonomia"

“La norma sul deputato supplente, approvata ieri in prima lettura alla Camera, è un provvedimento che abbiamo osteggiato con forza all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, e che continueremo a contrastare anche attraverso la nostra rappresentanza nazionale”. Lo dichiara Mario Giambona, vicepresidente del gruppo del Partito Democratico all’Ars. “Questa proposta - che arriva dai capigruppo al Senato di Forza Italia e Fratelli d’Italia - non affronta minimamente i problemi reali della Sicilia: lavoro, sanità, emigrazione giovanile, desertificazione sociale. La priorità del centrodestra, ancora una volta, è aumentare le poltrone. Parliamo di un meccanismo che costerà decine di milioni di euro e che ha un unico scopo: rafforzare il controllo del potere, non certo migliorare il funzionamento delle istituzioni”. Secondo Giambona, il deputato supplente rappresenterebbe un vulnus alla stessa autonomia parlamentare.
“Un supplente che rimane in carica solo finché resta in vita il “titolare” perde qualsiasi autonomia politica. È un modello che genera dipendenza e subalternità, non certo rappresentanza. Questa norma è in realtà un patto di potere finalizzato a concentrare ulteriormente il controllo del centrodestra in Sicilia, già oggi sotto pressione per gli esiti delle indagini delle ultime settimane”. Giambona richiama poi la questione dell’autonomia statutaria siciliana. “La Regione Siciliana ha gli strumenti e le competenze per legiferare su queste materie. Serve rispetto, non commissariamenti mascherati”. Il vicepresidente del gruppo PD all’Ars sottolinea inoltre la gravità dell’invasione di campo da parte del Parlamento nazionale che “invece di occuparsi dei veri problemi della Sicilia prova a imporre una norma che introduce nuove poltrone, senza alcun beneficio per i cittadini”. Giambona chiude con una netta presa di posizione: “È lo sport preferito del governatore Schifani moltiplicare ruoli e posizioni di potere, senza risolvere nulla. La Sicilia ha bisogno di risposte concrete, non di operazioni di facciata. Noi siamo non solo contrari, ma ultra contrari a questa deriva. Come PD continueremo a opporci dentro e fuori dall’Aula, con determinazione e responsabilità”.

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