Il coro della
scuola elementare Ruggero Settimo si esibirà alla Camera dei Deputati il
prossimo 10 ottobre alle 12.30. A dare la conferma ufficiale dell’evento è
stato il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante che, nel corso della sua missione a Roma che ha
visto la firma del protocollo d’intesa con Rfi e la partecipazione
all’assemblea nazionale di Città del
Pane, è stato ricevuto dal Presidente della Camera dei Deputati, On. Gianfranco
Fini. L’incontro era propedeutico ad un impegno che la terza carica dello Stato
aveva preso con i bambini del coro della scuola elementare Ruggero Settimo, che
si era esibito nel corso della visita ufficiale alla città di Castelvetrano del
Presidente Fini, avvenuta nel marzo dello scorso anno. In quell’occasione il
presidente della Camera rimase favorevolmente impressionato dall’abilità dei
ragazzi e promise loro che li avrebbe ricevuto in Parlamento. Pochi giorni dopo
la sua elezione, il primo cittadino scrisse un accorata lettera al Presidente
Fini per ricordare quell’impegno, qui di seguito il testo della missiva:
Onorevole Presidente
Fini,
Le scrivo come
cittadino, come siciliano, come orgoglioso rappresentante di Futuro e Libertà
nella Provincia di Trapani, come nuovo Sindaco di Castelvetrano Selinunte.
Scrivo al Presidente della Camera dei Deputati, ma anche al mio Leader nel cui
percorso e segno politico ho creduto anche io, intravedendo nelle Sue scelte il
futuro al di là di un presente politico, talvolta così lacerato e ferito da
interessi di parte, e da scorribande di pochi.
Le scrivo per
ricordarLe una Sua visita a Castelvetrano, che segnò la nostra collettività,
così offesa dalla presenza dell'ombra mafiosa, ma così confortata in
quell'occasione anche dalla Sua autorevole presenza. Inaugurammo, allora, un
bene costruito su un terreno confiscato alla mafia; una prassi - come Lei sa -
ormai costante nel nostro territorio, che ci ha portato a scelte coraggiose e
fiere, nel segno della legalità e della edificazione di valori comuni. A
Castelvetrano Lei pronunciò parole forti, alte, che ancora risuonano nelle
nostre coscienze di cittadini e di siciliani. Erano parole di speranza e di
riscatto, di profonda dignità nei confronti della nostra gente, che proprio la
nostra gente non ha mai voluto dimenticare. Erano presenti a quell'evento molti
cittadini, giovani onesti, laboriosi, ma anche i bambini che, riuniti in coro,
intonarono l'inno di Mameli: questi giovani hanno proseguito il loro impegno
civico ed artistico, Presidente, presenziando ancora a diverse manifestazioni
educative nel segno della legalità: cantando l'Inno Nazionale, il Nostro Inno,
hanno dedicato il loro tempo del riposo e della festa all'onore e al servizio
nei confronti di tutta la Collettività.
Ora, io - appena
sindaco - vorrei poter coronare - grazie a Lei, onorevole Presidente - un loro
sogno, sussurratomi con garbo dalle loro maestre; questi bambini vorrebbero poter
visitare la Camera dei Deputati e incontrare ancora la Sua autorevole parola;
vorrebbero venirla a trovare alla Camera e ascoltare ancora parole che
confermino la loro scelta di legalità e valore. Questa Terra, come Lei sa, ha
bisogno costantemente di simboli forti ma anche di uomini in grado di
incarnarne la valenza con coerente senso delle Istituzioni. Questa Terra
siciliana ha bisogno di eventi che possano alimentare nell'anima i valori della
cultura e della legalità.
Per queste profonde
ragioni mi permetto di chiederLe non solo di consentire questa visita, ma di
concederci un contributo, magari in termini di alloggio o di ospitalità, per
poter davvero far ri-incontrare con Lei, e per Suo tramite, con le più alte
Istituzioni della Repubblica, questi bambini, ovvero il nostro futuro che ci
affrancherà davvero, domani, da ogni mafia e da ogni violenza. Sarebbe un
simbolo forte, il regalo più bello per il mio insediamento a sindaco avvenuto
qualche giorno fa; sarebbe un simbolo imperituro per il cui segno mi affido
totalmente e fiduciosamente alla Sua profonda sensibilità.
A distanza di qualche mese l’On. Fini ha informato il
sindaco che, con fondi della Presidenza della Camera, realizzerà il sogno di
quei bambini e delle loro maestre ricevendoli a Montecitorio e regalando loro
un’esperienza indimenticabile.
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