Sono stati affissi nella notte da militanti di Forza Nuova nelle porte d’ingresso di due filiali della banca senese, in via Catania e via Libertà, a Palermo. A denunciarlo è la Fiba, il sindacato dei bancari della Cisl. Per il segretario della Fiba Sicilia, Anna Cutrera, “si tratta di strumentalizzazioni inquietanti”. “Non consentiremo che questi atti possano intimidire il lavoro di grande serietà e professionalità che portano avanti da sempre i dipendenti della banca”. “I lavoratori del Monte Paschi di Siena e la Fiba Cisl denunciano la situazione grave nella quale i colleghi sono costretti a lavorare”, si legge in una nota della federazione siciliana, per la quale “è sotto gli occhi di tutti quanto la cattiva politica si sia annidata negli istituti di credito e abbia roso come un cancro valori umani, professionali e morali, conducendo allo sfacelo parti importanti della nazione”. Sulla vicenda è intervenuta la Fiba Cisl di Palermo e Trapani, esprimendo “la massima solidarietà ai colleghi del Monte Paschi di Siena per i fatti accaduti nelle due agenzie del capoluogo siciliano. Condanniamo gli atti di sciacallaggio ad opera di una sedicente formazione politica”, si legge in una nota. E un documento diramato da Siena, firmato dai coordinamenti delle Rappresentanze sindacali aziendali dell’Mps, rende noto che “in questo clima, oltretutto avvelenato dalla campagna elettorale, ci giungono segnalazioni da varie parti d’Italia di veri e propri ‘attacchi’ alle filiali da parte di alcune forze politiche, che hanno imbrattato le porte esterne o appeso manifesti spesso offensivi nei confronti del Monte dei Paschi e dei dipendenti”. I coordinamenti delle Rsa, chiedono “che la magistratura accerti, nella maniera più rapida possibile, le responsabilità amministrative e gestionali che stanno alla base della situazione aziendale”. E che “le forze politiche e gli organi di informazione abbassino i toni dello scontro, non solo nell’interesse della banca ma anche dei 30 mila dipendenti e dell’intero sistema economico nazionale”.
I lavoratori del Monte Paschi di Siena e la FIBA CISL denunciano la situazione grave nella quale i colleghi sono costretti a lavorare.
Il fatto di prestar servizio in una azienda investita da una profonda crisi e da un grave degrado soprattutto morale, la preoccupazione riguardante il proprio lavoro e il proprio reddito, sarebbero di per sé sufficienti a creare tensioni e disagio.
Le volgari strumentalizzazioni elettorali e lo sciacallaggio politico rischiano di compromettere il futuro lavorativo di tanti colleghi.
I lavoratori e il sindacato sono concretamente impegnati a trovare soluzioni praticabili e sostenibili per dar continuità al lavoro e all’azienda e dare un futuro alle migliaia di famiglie che dalla banca ricevono sostentamento, risollevare le sorti di un istituto di grande tradizione che rappresenta un pezzo importante della migliore storia economica e culturale del nostro paese.
Nella notte a Palermo e in altre città della penisola, gruppi neo fascisti legati a Forza Nuova hanno deturpato e attaccato le filiali della Banca.
Sono gli stessi gruppi che incitano all’odio etnico, all’antisemitismo e all’omofobia. Gli stessi che pianificano aggressioni a ragazzi appartenenti alle comunità ebraiche e organizzano attentati incendiari. Sono coloro che vengono chiamati al “dialogo” e blanditi da chi propugna l’eliminazione dei sindacati durante i comizi.
Queste persone sono un pericolo per la convivenza civile e per la coesione sociale del nostro paese.
Facciamo pertanto riferimento all’autorità morale e istituzionale del nostro Presidente della Repubblica laddove afferma che le mostruosità neofasciste “sollecitano la più dura risposta dello Stato e la più forte mobilitazione di energie“ e deploriamo la strumentalizzazione politica e mediatica del caso Monte Paschi.
E’ sotto gli occhi di tutti quanto la cattiva politica si sia annidata negli istituti di credito e abbia roso come un cancro valori umani, professionali e morali conducendo allo sfacelo parti importanti della nazione. Dobbiamo rispetto alle migliaia di persone che lavorano in Monte Paschi e solidarietà a chi vive e fatica sul filo teso della crisi.
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