Una vasta operazione della Polizia di Stato contro il reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione è stata portata a termine dalla Squadra Mobile della Questura di Venezia e dalla Squadra Mobile della Questura di Catania. Infatti le indagini iniziate nel 2011 nel capoluogo Etneo avevano consentito di delineare l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere attiva nel reclutare giovani ragazze in Romania che giunte in Sicilia, venivano destinate a rifornire il mercato prostituivo dell’isola. Il gruppo di romeni facenti capo all’organizzazione ricorrevano anche all’uso della violenza fisica per affermare il loro predominio, tanto da brutalizzare le ragazze di altri gruppi minoritari presenti sul territorio, tento da pretendere ed imporre una “tassa di stazionamento” pari a 50 euro a sera per ogni ragazza che si prostituiva nell’area controllata da questo gruppo egemone.
Il richiamato gruppo criminale spietato nei metodi, faceva ancora riferimento ad un romeno tuttora recluso in Romania per gli stessi reati, riconosciuto come capo carismatico, tanto che parte dei proventi erano destinati al pagamento delle spese legali di quest’ultimo.
Numerosissime le giovani ragazze movimentate tra la Romania e la Sicilia, costrette a consegnare tutti gli incassi e brutalizzate in caso di scarso Impegno sul “lavoro”. Il contesto investigativo consentiva quindi di delineare anche una successiva de contestualizzazione di parte del gruppo criminale dalla Sicilia verso il Veneto ed esattamente a Quarto d’Altino (VE), dove tre componenti del gruppo criminale si erano trasferiti presso un residence del comune veneziano,gestendo a loro volte giovani ragazze romene che li si prostituivano.
Le positive risultanze investigative raccolte hanno determinato il G.I.P. del Tribunale di Catania ad emettere 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 agli arresti domiciliari in ordine ai reati di associazione per delinquere, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, nei confronti di altrettanti cittadini romeni.
All’alba del 1 marzo è scattato il blitz della Polizia di Stato tra Sicilia e Veneto, ed il personale della Squadra Mobile di Venezia ha fatto irruzione alle ore 4.00 in due appartamenti di un residence di Quarto d’Altino arrestando tre romeni, due uomini ed una donna e rintracciando 6 giovani ragazze, verosimilmente sfruttate dai tre.
Gli arrestati a quarto d’Altino sono:
1)- VASILE Stelian nato nel 1977;
2)- DUMITRU George Madalin nato nel 1985;
3)- CRISTEA Camelia Petruta nata nel 1985.
I tre arrestati in argomento avevano un ruolo di rilievo nell’organigramma associativo, infatti al Vasile viene contestato il ruolo di capo promotore dell’associazione per delinquere, al Dumitru quello di suo luogotenente ed alla Cristea il ruolo di donna di fiducia che stando in strada controllava le ragazze, vigilava sul meretricio ed evitava che potessero fuggire o rivolgersi alle forze dell’ordine. Il gruppo azzerato a Quarto d’Altino benché collegato alla costola siciliana, aveva maturato una propria autonomia operativa nella provincia di Venezia. Quando gli agente della Squadra Mobile hanno fatto irruzione nei due appartamenti del residence hanno anche riscontrato una situazione di evidente sovraffollamento ed na grave condizione di carenza di igiene, riscontrando che alcuni degli indagati erano affetti dalla “scabbia”, circostanza in base alla quale è stata allertata quell’Amministrazione comunale per i conseguenti interventi in materi d’igiene e di salute pubblica.
Al termine dell incombenze di rito gli arrestati sono stati associati presso le rispettive carceri di Santa Maria Maggiore e della Giudecca, mentre gli altri sei cittadini romeni gravitanti nel contesto prostituivo sono stati accompagnati in Questura a Venezia presso il locale Ufficio Immigrazione, per l’adozione del provvedimento di allontanamento.
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