
La sempre maggiore difficoltà degli istituti di credito a concedere prestiti soprattutto nel caso di situazioni particolarmente delicate e con scarse garanzie di rientro fa si che in molti decidano di rivolgersi a soggetti del settore operanti in canali non ufficiali e poco raccomandabili.
E' questo il terreno fertile su cui cresce e si alimenta l'usura e tutti gli altri reati ad esso conseguenti, molte volte ben più gravi, e derivanti dalle difficoltà dei debitori di ripagare i prestiti concessi a tassi impossibili, capaci di arrivare sino al 300- 400% del capitale iniziale nel giro di pochissimo tempo.
Proprio in questo contesto i militari della Guardia di Finanza di Gallarate già da tempo erano sulle tracce di un cittadino serbo di 38 anni abitante a Legnano, gravato da numerosi precedenti per furto, rissa e sfruttamento della prostituzione.
Quest'ultimo infatti, probabilmente arricchitosi con i proventi dei reati commessi in passato, approfittando della critica situazione economica, aveva messo in piedi unitamente a due cittadini italiani, anch'essi gravati da numerosi precedenti, un enorme giro usuraio capace di erogare prestiti per circa 900.000 euro l'anno.
Le vittime, numerose persone fisiche ed imprenditori lombardi e piemontesi in grosse difficoltà economiche, attratti dalla facilità nel concedere prestiti da parte della società finanziaria costituita e gestita da uno dei due soggetti italiani, si ritrovavano ben presto in una spirale che raramente vedeva una via d'uscita e che alimentava il giro stesso dell'usura.
Gli stessi, infatti, venivano costretti, laddove non fossero riusciti a rispettare il pagamento delle rate nei tempi prestabiliti e dietro pesanti minacce anche a danno dei loro familiari, a commettere ulteriori reati per conto dei loro creditori al fine di diluire il debito contratto.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Busto Arsizio e condotte anche a mezzo dell'ausilio di intercettazioni telefoniche e numerosi pedinamenti, hanno consentito di trarre in arresto in flagranza di reato, proprio nel momento della riscossione di alcune "rate" e successivamente, anche uno dei due soggetti italiani intermediario in alcuni episodi di usura nonché titolare delle citate società finanziare, per i reati di estorsione, usura nonché di utilizzo di documenti di identità falsi.
Le perquisizioni presso le abitazioni dei due arrestati hanno portato al sequestro di numerosi assegni, cambiali e denaro contante per oltre 300.000 euro nonché di un libro mastro dove erano minuziosamente annotati i nomi dei debitori, le somme prestate e la data di scadenza di ogni "rata mensile". Per l'altro cittadino italiano è scattata, invece, la denuncia a piede libero per il reato di intermediazione nell'usura.
Appare nell'occasione utile rammentare, infine, che per tutte le vittime di usura disposte a fare denuncia vi è altresì la possibilità, prevista dalla legge di adire al fondo di solidarietà per le vittime dell'usura che garantisce l'erogazione di mutui a 5 anni e tasso zero proporzionali alle somme corrisposte all'usuraio, e alle perdite o mancati guadagni derivanti dal delitto di usura.
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