Cinquecento euro al mese per prostituirsi

Questo era il «tariffario» imposto da una banda di albanesi alle donne dell'Est costrette alla vita di strada.
E' stata la squadra mobile della questura di Caserta, diretta dal vice questore Alessandro Tocco, ad arrestare il capo della banda ritenuta responsabile di induzione e sfruttamento della prostituzione ed estorsione. In manette è finito Pllum Daci di 40 anni, nato in Albania, pluripregiudicato. 
Le indagini hanno appurato che un gruppo di cittadini albanesi, capeggiato proprio da Daci Pllum, aveva imposto a numerose prostitute, che esercitavano il meretricio nella zona di Viale Carlo III, il pagamento di 500 euro mensili per poter continuare ad esercitare la loro attività e in caso di rifiuto le costringeva ad allontanarsi, per poi consentire l’insediamento nella zona di prostitute “protette” dal gruppo, anch’esse di origini albanesi.
Le indagini hanno avuto anche il conforto delle dichiarazioni di alcune prostitute, di origini ucraine, bulgare e polacche, costrette a pagare o ad allontanarsi dalla zona a seguito delle gravi intimidazioni e delle percosse subite.
(NOTTE CRIMINALE)

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