"CONFERMA NOSTRE DENUNCE. SI FACCIA CHIAREZZA FINO IN FONDO."

“La confisca di beni per oltre 1,3 miliardi di euro ai danni di Vito Nicastri è un'ulteriore conferma delle nostre denunce sulle collusioni e le contiguità tra settori dell'imprenditoria e della criminalità in provincia di Trapani ed in Sicilia. Un rapporto malato che può contare anche relazioni e rapporti con la politica. Connessioni appunto denunciate più volte dai consiglieri provinciali trapanesi di Sel e confermate da numerose segnalazioni e informative. A tal proposito, suscita interrogativi il rapporto tra l'onorevole Turano, già presidente della provincia di Trapani, proprio col Nicastri. Per questo auspichiamo che tutti gli aspetti della vicenda possano essere vagliati fino in fondo, senza sconti e omissioni." E' il commento di Erasmo Palazzotto, deputato siciliano di SEL, in merito agli sviluppi dell'inchiesta riguardante gli interessi economici del boss Matteo Messina Denaro. Per Palazzotto e per i dirigenti della federazione trapanese di Sinistra Ecologia e Libertà “il tesoro confiscato dimostra come gli affari della mafia non risentano della crisi, anzi crescono drogando il mercato a danno dei tanti che provano a fare imprenditoria onesta e trasparente, soprattutto in un settore strategico come quello delle energie pulite. Auspichiamo che la restituzione alla collettività di questi beni possa rappresentare un'occasione per rompere il muro dell'impunità e per restituire alla Sicilia quanto è stato depredato dal torbido intreccio tra mafia, imprenditori compiacenti e politica.“

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