Confermata la nomina di d'Alì all'APEM. Riunione delle commissioni e plenaria a Bruxelles

Il senatore Antonio d'Alì è stato confermato nel suo incarico di rappresentanza del Parlamento Italiano in seno all'APEM, Assemblea Parlamentare Euro Mediterranea e si trova da ieri a Bruxelles per le riunioni di commissione dell'organismo e per la riunione plenaria che si tiene oggi.
La nomina è giunta dal presidente del Senato, Piero Grasso, su indicazione del Popolo della Libertà. Nell'APEM sono stati nominati altri due parlamentari italiani, un senatore ed un deputato.
L'APEM, lo ricordiamo, è costituito in ossequio alla Dichiarazione di Barcellona tra i 35 membri del partenariato euromediterraneo da 240 parlamentari: metà vengono dalle assemblee dei Paesi partner mediterranei e metà dall'Unione europea (a loro volta di questi 120 membri, 45 provengono dal Parlamento europeo e 75 dai parlamenti nazionali). D'Alì ricoprirà l'incarico di vicepresidente della Commissione Economica e di componente della commissione Energia ed Ambiente. Le riunioni plenarie si tengono almeno una volta l'anno; più frequenti gli incontri delle commissioni e dell'Ufficio di Presidenza.
In precedenti riunioni dell'APEM d'Alì aveva suggerito l'adozione di un «Codice del Mediterraneo che garantisca la tutela e la valorizzazione non conflittuale della risorsa mare» che possa essere adottato da tutti gli stati membri che si affacciano sul Mare Nostrum. Tra i temi oggetto di approfondimento che verranno riproposti dal senatore d'Alì in seno alle commissioni Economia e Energia ed Ambiente dell'APEM le «pericolose concentrazioni di sostanze inquinanti nel Mediterraneo»; «una revisione degli standard di sicurezza per le navi, sulle norme costruttive, e di manutenzione»; «una disciplina più severa per le ricerche e le coltivazioni di idrocarburi in mare».

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