Smantellata dalle Guardia di Finanza, in collaborazione della locale Polizia Stradale e con il coordinamento della locale Procura, una banda di trafficanti d'auto di lusso che, attraverso prestanome indigenti cui "creavano" una attività imprenditoriale fittizia, acquistavano auto in leasing e poi le rivendevano in Svizzera.
7 persone arrestate ieri, tra cui un consulente fiscale. Disposto il sequestro di circa 30 autovetture di lusso ed una imbarcazione di circa 350.000 euro. I reati contestati vanno dalla associazione a delinquere, truffa aggravata, frode fiscale, sostituzione di persona, falso, contraffazione di pubblici sigilli.
Prendevano persone indigenti, creavano loro con documenti falsi una identità di "professionista" o "imprenditore", naturalmente fittizie, attraverso intermediari compiacenti gli facevano acquistare auto di lusso in leasing che poi rivendevano all'estero.
Così, una ex addetta della pulizie diventava "dentista" e acquistava due BMW X6, bianca e nera; una coppia di disoccupati diventavano "imprenditore orafo" e " titolare di azienda di catering", con 3 BMW X6 all'attivo; due disoccupati diventavo "imprenditori" nel settore della "manutenzione e cura parchi", e hanno tentato l'acquisto di un cavallo di corsa. E molti altri. E l'organizzazione si preoccupava anche che al momento del contratto fossero "credibili", consigliando giacca, cravatta, per non destare sospetti.
L'indagine, avviata dalla Guardia di Finanza a seguito dell'individuazione di alcune società operanti nella zona del Luinese risultate emettere fatture false, tutte gravitanti su un soggetto operante come ragioniere, approfondivano gli accertamenti e, a seguito del coordinamento della Procura, emergeva che dalla documentazione acquisita risultavano numerosi contratti di leasing di autovetture di soggetti terzi.
L'approfondimento ulteriore delle indagini, in collaborazione con la Polizia Stradale che aveva avviato indagini per alcuni furti anomali di autovetture e per talune denunce presentate da società di leasing per mancato pagamento di rate, permetteva di individuare una organizzazione criminale che attraverso soggetti compiacenti, pagati per la loro opera qualche centinaia di euro, creavano false identità, false dichiarazioni fiscali, falsi modelli di pagamento imposte al fine di dimostrare cospicui redditi dei soggetti, poi, attraverso un intermediario, contattavano società di leasing acquistavano autovetture li lusso.
Successivamente le auto venivano portate in Svizzera, re-immatricolate e rivendute, le rate si interrompevano e, in alcuni casi, veniva anche fatta falsa denuncia del furto dell'autoveicolo.A seguito delle indagini, il GIP disponeva l'arresto di 7 dei componenti dell'organizzazione ed il sequestro di 28 auto di lusso utilizzate nella frode, portati all'estero tra il giugno 2011 ed il marzo 2013, mentre uno yacht di circa 350.000 euro di valore veniva sequestrato nel corso delle indagini poiché in procinto di lasciare il Paese.
Sono state inoltre denunciate complessivamente 60 persone, tra reati di truffa, falso, e frode fiscale, mentre il giro d'affari illecito sino ad ora accertato ammonta ad oltre 2.500.000 euro.
Sono inoltre ancora in corso gli ulteriori accertamenti di natura fiscale nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.
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