Si svolgerà sabato 14 settembre, alle ore 10,30 presso il Seminario Vescovile sito in via Cosenza ad Erice Casa Santa, la seduta straordinaria del consiglio comunale di Erice per discutere della proposta di creare un centro di Radioterapia presso l’Ospedale S. Antonio Abate.
Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo che si è riunita a Rigaletta Milo presso gli uffici della Presidenza del Consiglio comunale. Nel corso della riunione, che è stata presieduta dal Presidente del Consiglio comunale Ninni Romano, è stato stabilito di estendere l’invito a partecipare alla seduta aperta, oltre che all’intera cittadinanza ericina, anche a tutti i soggetti che a qualsiasi titolo possono contribuire alla realizzazione della proposta in discussione, il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, tutti i parlamentari Nazionali e Regionali, i rappresentanti dell’ASP, dell’Assessorato Regionale alla sanità, oltre che ai Sindaci dei comuni dell’hinterland trapanese.
La richiesta di convocazione straordinaria a valle per discutere dell’argomento era stata formalizzata nello scorso mese di luglio dai consiglieri ericini per sollecitare l’opinione pubblica verso la soluzione di tutte quelle problematiche che hanno finora ostacolato il progetto di realizzazione di un centro di Radioterapia presso l’Ospedale San Antonio Abate di Erice.
Unanime è stato il consenso dei rappresentanti dei gruppi consiliari ericini che da tempo si stanno impegnando per una soluzione su un tema di grandissima attualità e di grandissima rilevanza sociale che riguarda l’interesse non solo dei cittadini ericini ma dell’intera provincia.
Nel corso della seduta è stata infine disposta la convocazione del consiglio in seduta ordinaria per le giornate del 5 e 10 settembre 2013 per la discussione di quattro importanti proposte deliberative tra cui quella relativa al progetto preliminare per la realizzazione di un centro sportivo di eccellenza presso l’Impianto FALCONE e BORSELLINO (ex CAMPO BIANCO) in variante allo strumento urbanistico generale per il quale verrà richiesta alla Regione la deroga trattandosi di opera pubblica che in parte ricade nella fascia di rispetto della battigia.
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