Indagine lampo delle Volanti

Nei giorni scorsi un’impiegata di San Cataldo si è recata presso l’URP della Questura di Caltanissetta per denunciare il furto/smarrimento, avvenuto poco prima in San Cataldo, del proprio smartphone, modello I-phone 5. La stessa, uscita di casa intorno
alle ore 10.00, riferiva di essersi recata presso un paio di esercizi commerciali in San Cataldo, e che, verosimilmente nell’effettuare i pagamenti, in uno di essi aveva smarrito o gli era stato sottratto l’apparecchio. Accortasi poco dopo della mancanza rifaceva il percorso inverso dei negozi non ritrovando più il telefono. La donna, in sede di ratifica di denuncia, riferiva ai poliziotti che nel proprio telefono, al momento del furto/smarrimento, era attivo il sistema di localizzazione satellitare e che da un controllo che la stessa aveva effettuato attraverso il PC, risultava trovarsi presso la Zona Industriale di Caltanissetta. I poliziotti della Sezione Volanti in servizio presso la Sala Operativa della Questura, attraverso l’utilizzo dello stesso software di localizzazione, rintracciavano lo smartphone in movimento presso questo Viale della Regione. La volante di zona, inviata immediatamente sul posto, iniziava l’osservazione dei mezzi in transito da quel Viale e, in costante contatto con i colleghi della Sala Operativa, poco dopo, individuava il segnale provenire da un autocarro cisterna. Individuato il mezzo dal quale perveniva il segnale, i poliziotti, provvedevano a fermare lo stesso e ad identificare il conducente; questi, a seguito di specifica richiesta dei poliziotti, negava di essere in possesso di uno smartphone, quindi i poliziotti della Sala Operativa inviavano un segnale di allarme all’I-phone che squillava dall’interno della cabina dell’autocarro, celato dietro la spalliera del sedile centrale del mezzo. A quel punto il conducente ammetteva di aver rinvenuto il cellulare poco prima in San Cataldo, senza però saper fornire ulteriori particolari sul luogo del ritrovamento. Condotto in Questura per le formalità di rito, l’autista veniva compiutamente identificato e denunciato alla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale, in stato di libertà, per il reato di ricettazione. Lo smartphone, invece, veniva restituito alla legittima proprietaria.

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