Dall’alto di quei 150 metri a strapiombo sul mar Ionio, Acireale vigila sulla costa orientale della Sicilia sin dai tempi
antichi.
antichi.
Insieme con Aci Castello e Aci Trezza si affaccia sulla Riviera dei Ciclopi, quel tratto di costa che, leggenda narra, con i suoi massi scagliati da Polifemo per l’ira di esser stato buggerato dal furbo Ulisse, segna un’insolita linea d’orizzonte. L’incanto è indiscusso e non a caso ha fatto da contorno a molte produzioni cinematografiche come Il Padrino – Parte III di Coppola, Palombella Rossa di Moretti e I Viceré di Faenza. Una scogliera di origine lavica, il suo altipiano detto la Timpa e l’impronta dell’Etna sullo sfondo, creano attorno alla città medievale un’atmosfera incantevole.
Al centro delle sue stradine si apre piazza Duomo sulla quale si affacciano alcuni tra i più importanti edifici: la chiesa Cattedrale del XV secolo, dedicata a Maria Santissima Annunziata, che ospita svariate opere d’arte; la Basilica di San Pietro e Paolo che risale al 1550, interamente barocca, che custodisce la statua del Cristo alla Colonna, portata in processione per la città una volta ogni 70 anni; c’è il palazzo del Comune e la sua facciata movimentata dai “mascheroni” barocchi che reggono le mensole dei balconi. E in piazza Leonardo Vigo svetta la Basilica di San Sebastiano, proclamata monumento nazionale e patrimonio Unesco con il titolo di monumento messaggero di cultura di pace.
Di esempi di architettura barocca se ne trovano anche in altre zone della città, nei palazzi ad esempio di via Galatea e del quartiere del Suffragio. Interessante una visita alla Biblioteca Zelantea, una delle più antiche e ricche della Sicilia, che conserva circa 200.000 volumi tra cui molti manoscritti e con accanto l’omonima Pinacoteca.
Ad animare a festa le strade di Acireale ci pensa il famoso Carnevale che vanta una tradizione antica della quale ci sono testimonianze già dalla fine del ‘500. Nato come manifestazione artistica di piazza con i molti “abbattazzi”, i poeti popolari che davano sfogo a colorite rime tra la folla, e giochi che coinvolgevano tutti i cittadini, si è poi arricchito con la presenza dei maestosi carri allegorici e infiorati che ancora oggi sfilano per le vie della città. Il Carnevale “più bello di Sicilia” quest’anno andrà in scena dal 15 febbraio al 4 marzo, con gruppi musicali folkloristici e majorettes.
Fuori città per gli amanti della vita termale ci sono i siti di Santa Venera, costruito in stile neoclassico a fine ‘800 e non lontano le Terme di Santa Caterina. Sono aperte tutto l’anno e raggiunte anche per i fanghi e le inalazioni benefiche.
Di tradizioni antiche ad Acireale ce ne sono molte e tra queste c’è anche quella della produzione della birra artigianale, firmata qui da La caverna del mastro birraio. Cinque tipi di birra, tutte a bassa fermentazione e tra i 5 e i 6 gradi saccarometrici: due varietà di bionde, una rossa e una nera, rigorosamente artigianali e prodotte all’interno della stessa “caverna” dove poi viene servita agli avventori. All’interno si possono trovare anche produzioni provenienti da altri microbirrifici siciliani.
In città come nei dintorni non è affatto difficile mangiare e dormire bene. Ad Archi di Riposto c’è l’agriturismo Zash, dove si possono trovare tutti i confort necessari stando immersi nella natura. Le camere sono distribuite tra l’antica casa padronale, la vecchia cantina e la campagna. La natura circostante è anche la stessa che fornisce la frutta e la verdura e altri prodotti a chilometro zero che vengono serviti al ristorante.
Non lontano, a Carruba di Riposto, ci pensa Donna Carmela a offrire la possibilità di sostare qualche notte all’interno della particolare dependance incastonata all’interno del suo vivaio, il tutto a pochi passi dal barocco di Acicastello, ma anche da Siracusa, Taormina e naturalmente Catania. All’interno, al ristorante La cucina di Donna Carmela, vengono offerti i piatti tipici siciliani con un occhio di riguardo alla qualità, sempre alta grazie all’attenzione nella scelta dei prodotti di produzione propria. Nella vicina Aci Trezza, si può gustare il miglior pesce azzurro da Gente di Mare, grazie al progetto nato dall’unione di un gruppo di pescatori del posto che ogni giorno portano il loro pescato direttamente in tavola, dove viene servito accompagnato da verdure bio. Mentre rientrando tra le mura di Acireale troviamo La Grotta, il ristorante affermato come sinonimo di qualità e bontà, che prende forma da una vera grotta di origine lavica ma che si apre anche in una terrazza sul mare.
(foodiedrivers)
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