Otto marzo: la Polizia in rosa

Sono sempre di più. Ricoprono tutti i ruoli: ordinari, tecnico-scientifici fino a quelli dirigenziali. Attualmente le donne in

Polizia sono 15.137 e svolgono il loro lavoro, ogni giorno, con professionalità, competenza e determinazione.


Entrate in Polizia nel 1960, nel vecchio "Corpo di polizia femminile", inizialmente avevano "solo" compiti dedicati alla tutela dei minori e delle prostitute.
Nel 1981, il nuovo ordinamento dell'amministrazione della Pubblica Sicurezza (legge n. 121) ha previsto ufficialmente la pari opportunità di carriera tra personale maschile e femminile permettendo così, nel 1983, l'inserimento delle prime donne nella Polizia di Stato.


Le donne che vestono la divisa si impegnano in ruoli importanti, cercando di trovare il giusto equilibrio tra carriera e vita privata. Guidano volanti ed elicotteri, dirigono commissariati e Squadre mobili, sono medici, tecnici e molte sono atlete di successo, in discipline tradizionalmente "riservate" agli uomini e tra di loro ci sono anche tre questori.

Se oggi la Polizia di Stato ha raggiunto un alto livello di considerazione e stima tra i cittadini, lo si deve anche alla presenza delle donne, che con la loro umanità, sensibilità e tenacia, hanno permesso alla nostra istituzione di essere tra le più apprezzate dagli italiani.


Il capo della Polizia al convegno "Donna è..."
Anche il capo della Polizia Alessandro Pansa ha voluto sottolineare l'importanza del ruolo che il "gentil sesso" ricopre nei compiti istituzionali, tra cui la lotta in prima linea proprio alla violenza di genere.

Il prefetto Pansa si è espresso sulla violenza di genere a un convegno targato Rai intitolato "Donna è...", che si è tenuto all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 5 e il 6 marzo. "È un problema multidimensionale al quale occorre un approccio multilaterale" - ha sottolineato il capo della Polizia - ed è necessario "individuare sul territorio tutte le componenti per concorrere a formare gruppi di intervento che forniscano risposte a tutte le problematiche".

"Il ministero dell'Interno - ha continuato Alessandro Pansa - ha perfezionato un codice rosa", un protocollo che a livello operativo viene definito da una task force interistituzionale che è una valida risposta alla violenza di genere e accanto a questo ci sono gli uffici territoriiali delle forze dell'ordine specializzati nella violenza contro le donne. "Un reato - ha concluso il capo della Polizia - che non è in aumento: in aumento sono le denunce e questo è un fattore che va letto positivamente".

Un approfondimento sul tema della violenza di genere e sulle risorse messe in campo dalla Polizia di Stato è stato pubblicato sul mensile ufficiale Poliziamoderna, con tre articoli dal titolo "Codice rosa", "Due volte orfani" e "Più sicurezza per tutte".

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