C.S. Lentini (SD) Regionali: si a riforme ma basta con la criminalizzazione della categoria

Assemblea Regionale Siciliana
Gruppo Parlamentare "Sicilia Democratica"
Il Presidente
on. Salvatore Lentini

DICHIARAZIONE

"Il personale dell'amministrazione regionale deve essere considerato come una risorsa, da gestire e valorizzare, e non come un 'peso'!" - lo dichiara il Capogruppo di Sicilia Democratica all'ARS, on. Totò Lentini, che aggiunge - "Da troppo tempo assistiamo al quotidiano stillicidio di
attacchi e critiche contro i 'regionali', dipinti sovente da certi osservatori interessati ed in mala fede come l'origine di tutti i noti e cronici mali che affliggono la nostra terra e l'apparato amministrativo
della Regione. Un gioco al massacro che sembra finalizzato ad un duplice scopo: trovare il 'capro espiatorio' contro cui dirigere l'opinione pubblica e mascherare le colpe di decenni di pessima gestione politica dell'Autonomia, anche riguardo alla macchina amministrativa. Che esistano"
- continua Lentini - "inefficienze, cattiva organizzazione e singole 'chiazze' di privilegio è, purtroppo, un dato evidente. Queste meritano di essere attenzionate ed affrontate senza guardare in faccia a nessuno, ma sarebbe disonestà intellettuale attribuirne le responsabilità alla grande
maggioranza dei dipendenti della Regione, che svolgono quotidianamente il proprio lavoro con attenzione, puntualità e spesso messi in condizioni difficili dall'inerzia dell'apparato burocratico. La si smetta, perciò, di dare addosso sempre ai soliti e si comincino a denunciare, dove ci sono, le
responsabilità individuali in quei servizi che non funzionano, senza scordarsi delle tante realtà che, invece, funzionano grazie all'impegno dei dipendenti. Di contro" - incalza il deputato palermitano - "è assolutamente inaccettabile e strumentale ignorare che già, in molte occasioni, si sono
chiesti 'sacrifici' al personale della Regione, sia in termini retributivi(rinnovi contrattuali bloccati da anni), che previdenziali (le riforme già ecepite nel 1995 e nel 2003), che una serie di condizioni deteriori ispetto ai colleghi statali (vedi la mancata istituzione dell'area della vicedirigenza). E ancora" - continua - "come mai si guarda maliziosamente ad ogni singolo euro attribuito a persone che sono, comunque, vincitori di pubblici concorsi, e si accenna appena allo scandalo delle partecipate, delle consulenze e delle prestazioni esterne (che non dovrebbero quasi
esserci se il personale interno fosse adeguatamente valorizzato!)? La verità" - prosegue il Vicepresidente della Commissione Attività Produttive all'ARS - "è che i regionali sono diventati un comodo obiettivo da colpire, per ignorare le vere 'magagne' di decenni di pessima politica e che il
risultato di questa campagna sarà solo di demotivare e disorientare ulteriormente quella parte, maggioritaria, del personale che svolge il proprio lavoro con dedizione ed impegno, senza intaccare, come sarebbe giusto, quelle situazioni di privilegio che, invece, vanno sanzionate con durezza. Spero che tutti" - conclude Lentini - "vogliano affrontare una riflessione serena sul come migliorare la macchina amministrativa, come premiare il merito, come limitare gli eccessi ereditati dal passato senza mortificare chi lavora. Questo deve essere lo spirito per realizzare costruttivamente una sana e vera riforma dell'amministrazione regionale. Il resto è strumentalizzazione di basso livello che non produce che macerie...".

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