REGIONE: PAGLIARO (CGIL), EVIDENTE STALLO E POCA CHIAREZZA SU FINANZIARIA. CROCETTA CONVOCHI SUBITO CGIL, CISL E UIL

Palermo, 26 gennaio- “Finchè non si aprirà il confronto, il dibattito sui problemi economico- finanziari della regione resterà qualcosa di astratto. Quello che ad oggi emerge, e che anche le parole del segretario del Pd conferma, è uno stallo nell’azione di governo e poca chiarezza sulla Finanziaria, entrambe cose non ammissibili viste le difficoltà che occorre affrontare”: lo ha detto il segretario generale della Cgil siciliana, Michele Pagliaro, aprendo il direttivo della confederazione. Nei giorni scorsi Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a Crocetta e Baccei il confronto sul bilancio e hanno annunciato iniziative unitarie. Secondo Pagliaro “la sensazione che si ha è ancora una volta del perpetuarsi delle vecchie logiche e delle vecchie dinamiche. Oggi – ha sottolineato- si inscrivono in bilancio entrate non certe esattamente come avveniva in passato, in presenza però di vincoli maggiori che escluderebbero stavolta la possibilità di chiuderlo questo bilancio, con tutte le conseguenze del caso”. Pagliaro ha rilevato che in tema di spending review e di lotta alla corruzione “i passi avanti sono meno di quello che si vuole fare credere”. “La spending review- ha detto- si è fermata fuori dalle mura dei palazzi della politica, rimane aperta la questione della trasparenza negli appalti per l’acquisto di beni e servizi e in tema di sanità spaziamo dalle convenzioni private che nonostante le roboanti dichiarazioni sono sempre 1.918, alla vicenda delle retribuzioni dell’Ismett”. Pagliaro sostiene che “il governo dovrebbe rendersi conto del fatto che siamo in una situazione di estrema difficoltà e proprio nei momenti difficili occorre chiamare a raccolta tutti gli attori sociali e della politica per elaborare una strategia condivisa. Occorre intervenire per il riequilibrio e il risanamento dei conti- ha sostenuto- fare un ragionamento serio sui fondi europei e guardarsi intorno per vedere le opportunità che si offrono. La Cgil, assieme a Cisl e Uil , è disposta a mettere a disposizione la propria capacità di iniziativa e di proposta



ma- ha concluso- il governo deve cambiare impostazione, aprirsi al dialogo, e cominciare ad agire soprattutto per le riforme che possano qualificare la spesa pubblica, tagliare i privilegi e non colpire i più deboli”.

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