“Abbiamo chiesto al sottosegretario Graziano Delrio di riattivare il tavolo su Almavia al Mise per affrontare la vertenza. L’ultima convocazione risale a un mese fa. Si è fatto carico di darci presto una risposta, per approfondire anche l’argomento delle ispezioni ai committenti che hanno delocalizzato il traffico all’estero, per fare partire le sanzioni”, dichiara Rosalba Vella, della Slc Cgil. Oggi una delegazione di Rsu e lavoratori di Almaviva, quattro per ogni sigla sindacale, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom Uil e Ugl, è stata ricevuta dai sottosegretari Graziano Delrio e Davide Faraone. A manifestare c’erano circa 500 lavoratori, inclusi gli operatori del call center di Catania, in rappresentanza di circa 6 mila lavoratori siciliani tra dipendenti e lap sui quali grava l’incertezza dell’assegnazione della commessa di Wind, l’incubo di 1700 licenziamenti e la possibile cig per tutto il gruppo. “Abbiamo consegnato il documento unitario stilato dai sindacati, che raccoglie il malessere emerso alle assemblee svolte nei giorni scorsi e con il quale si chiede l’intervento delle segreterie nazionali – aggiunge Rosalba Vella - Delrio e Faraone hanno ascoltato quello che avevamo da dire. Abbiamo potuto esprimere anche le nostre idee critiche sulle scelte fatte dal governo con il Jobs act, che mette fuori una miriade di lavoratori e che per i call center non va in direzione della stabilizzazione dei Lap ma anzi li esclude. Così si deregolamenta il mercato del lavoro e si indebolisce chi il lavoro lo ha. Abbiamo chiesto infine a Delrio di prendere una posizione nei confronti delle delocalizzazioni. Ancora non ci sono garanzie vere sulla privacy degli utenti. E ancora non possono partire le sanzioni pecuniarie di 10 mila euro per ogni giorno di violazione. In tutto questo il Garante sulla Privacy ha fatto un accordo con l’Albania che vanifica anni di lotte per l’occupazione in Italia e determinerà ricadute economiche pesanti in termini di ammortizzatori sociali”. Dopo l’incontro i lavoratori sono rimasti a protestare ai cancelli per fare sentire la loro voce. “Siamo rimasti per dire ai governi – aggiunge Rosalba Vella - che mentre si discute ai tavoli tematici, ci sono lavoratori che perdono il posto di lavoro. Il governo deve intervenire. Altrimenti i lavoratori non capiranno chi vuole tutelare il governo, se le lobby o il lavoro dei lavoratori italiani. Da una mancata presa di posizione sui lavoratori italiani, con l’ingrossamento delle file di chi accede agli ammortizzatori sociali, potrebbero arrivare conseguenze che incideranno gravemente sull’erario”.
Nessun commento:
Posta un commento