Soccorso migranti ad Augusta, niente contributo spese per il personale. Il governo risponde picche ad un question time del M5S

Il governo risponde picche ad un question time del M5S

Assistenza ai migranti ad Augusta, non saranno coperte dallo Stato le spese sostenute dal Comune per il personale. Via libera solo per il rimborso delle spese relative alla pulizia. Arriva da Roma una doccia gelata per le speranze del comune siracusano, che si trova a fronteggiare costantemente l'emergenza immigrati pur non avendo un centro di primo soccorso. La batosta per i desiderata del Comune è arrivata nel corso di un question-time alla Camera dei deputati proposto dal M5S. E ora la situazione si fa sempre più calda.

" Augusta- dice la deputata Loredana Lupo - rischia di divenire nuovo teatro di conflitti sociali. Il comune svolge oggi funzione di centro di primissimo soccorso e assistenza ai migranti nonostante non disponga materialmente di un Centro di Primo soccorso (CPSA) autorizzato. Benché il Viminale fornisca sostegno economico per le esigenze primarie, lo stesso non copre gli oneri finanziari per il personale impiegato, il risultato è che queste rimangono integralmente a carico dell’ente, le cui finanze, attualmente, non sono più in grado di sostenere tale sforzo. Chiedevamo che il Viminale si impegnasse a sostenere questi costi, ma sostanzialmente c'è stato il disimpegno quasi assoluto”.

“Occorre ora – continua la Lupo – che si istituisca immediatamente un tavolo di concertazione con prefetti e sindaci dei comuni dove avvengono gli sbarchi per non lasciare i primi cittadini in balia degli eventi. Si potrebbe intervenire svincolando i Comuni dal patto di stabilità, come avvenuto per 13 di questi lo scorso anno. Dai piani alti fanno sapere che ci stanno pensando. Porgiamo i nostri complimenti per la programmazione”

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