ORTO BOTANICO DISTRUTTO DALLA TEMPESTA, I GIARDINIERI STAGIONALI “SOSPESI” DALL’UNIVERSITA’ DOMANI AL LAVORO PER RIPRISTINARE IL GIARDINO, CON IL RESIDUO DELLE 101 ORE


Palermo 15 ottobre 2015 – Domani dalle 7,30 alle 14 lavoreranno per rimettere in sicurezza l’Orto Botanico, devastato dal temporale di questa notte e chiuso al pubblico da stamattina, utilizzando le ultime due delle 101 giornate lavorative che ancora gli rimangono. Con la donazione delle loro ore residue, i 20 stagionali che curano l’Orto Botanico, “sospesi” da settembre dal servizio perché giunti alla fine delle 101 giornate, e in attesa di un reintegro delle ore tra ottobre e dicembre, sollecitano la possibilità di un loro immediato ritorno all’opera e chiedono un lavoro continuo. Oggi hanno trovato una situazione impressionante: decine di alberi ad alto fusto strappati dal suolo, caterve di rami che ostruiscono i vialetti e tantissimi esemplari recisi o con i rami pericolanti. Un Platano è caduto addosso a una Tipuana, danneggiandola.
I 20 giardinieri specializzati, al momento licenziati dall’Università, hanno deciso di dedicare alla messa in sicurezza del parco le loro ultime giornate di lavoro. La Flai, accanto ai lavoratori, ha promosso l’iniziativa. “Da domani chi ha ancora una giornata a disposizione la dedicherà alla salvezza del parco. E’ un’idea che c’è venuta per dimostrare l’utilità e la necessità di questi lavoratori – dichiara Rosi Pennino, della Flai Cgil di Palermo – L’Orto Botanico ha bisogno, per le piante di pregio e le specie rare che contiene, di cure specifiche. Domani lavoreranno per sistemare il disastro. Ma chiediamo la garanzia di u lavoro più stabile, ovvero che giardinieri possano fare il lavoro garantendo la cura del parco per tutti i mesi dell’anno. La Flai ha inviato una lettera al rettore Lagalla chiedendo un intervento, che chiediamo anche alle altre istituzioni, per garantire una nuova integrazione di ore lavorative”. 
Domani gli stagionali si presenteranno al lavoro con le loro motoseghe. “Lavoro qui da 30 anni e un disastro simile si è verificato solo per il fortunale del ’98. L’allora rettore dispose la chiusura dell’Orto per 10 giorni - racconta Pietro Schiera – Per riaprire il Parco occorreranno almeno 4 giornate di lavoro. Chi ha ancora ore domani sarà al lavoro per sgomberare i vialetti e mettere in sicurezza le piante, per eliminare tutto ciò che può rappresentare un pericolo”.

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